Museo della Marineria

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Museo della Marineria di Cesenatico: vele, storia e colore

Un'esperienza galleggiante a Cesenatico sul Porto Canale Leonardesco

Articolo di: Greta Albani
Lettura: 2 minuti

Stavi cercando una delle cose più tradizionali da vedere a Cesenatico? Senz'altro non potrai perderti il Museo della Marineria! Quello che devi sapere è che la tua visita a tratti sarà... galleggiante!

Il Museo ha sede proprio nel tratto più antico e caratteristico della città, il bellissimo Porto Canale! È il luogo dove potrai immaginare i secoli di storia della Cesenatico marinara, sintetizzata tra barche caratteristiche, vele e curiosità attorno al mondo marittimo.

Adatto a :

Tutti (i bambini fino ai 6 anni entrano gratis)

Mezzo :

Via Armellini, 18 - Loc. Ponente 47042, Cesenatico (FC)

Durata :

Tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 23.00

Veleggiata di Cesenatico

È il tradizionale appuntamento che vede arrivare nel Porto Canale circa trenta barche storiche tipiche dell’alto adriatico: è la "sfilata delle vele" lungo la costa che si svolge in Agosto in occasione della Festa di Garibaldi.

Non è il solito Museo: conservazione, storia e identità.

L’unico museo galleggiante in Italia e tra i pochissimi esistenti (considerato anche l’estero) dedicato interamente alla marineria e alla pesca.

Possiamo parlare proprio di Museo Etnografico, perchè racconta la storia dei marinai e delle loro barche, delle loro difficoltà in mare, storie di pesca e di vele, di pericoli scampati, di relitti e tanto altro.

Vele ed altre curiosità

È uno dei temi più suggestivi della tradizione marinara: le vele al terzo decorate con colori vivaci e simboli che rappresentavano l’appartenenza alle diverse famiglie di pescatori. I colori erano tutti ottenuti dalle terre naturali, si tratta di rossi, gialli e arancioni, colori forti e ben visibili tra l'azzurro del mare e del cielo.

Perché le barche hanno un nome, e soprattutto perché spesso è femminile?
La domanda è dei più curiosi, la risposta invece è per tutti; una piccola anticipazione a quella che sarà la tua visita al Museo della Marineria!

I marinai che considerano la loro barca come una persona, hanno l'usanza di dargli un nome fin dai tempi più remoti. Venivano preferiti nomi di donne per un buon auspicio dato dal benevolo spirito femminile, importante quando erano in navigazione. Non è un caso che anche le polene delle navi raffigurassero corpi o dettagli femminili.

La Sezione a Terra

Il Museo si compone di due sezioni distinte. Si parte dalla Sezione a Terra, un'esposizione di aspetti della marineria e curiosità uniche al mondo, come la ruota da cordaio per fabbricare le cime, la ricostruzione di una bottega carpentiera ed installazioni didattiche e multimediali molto interessanti sia per grandi che per piccini.

Al centro del padiglione espositivo della Sezione a Terra si trovano due grandi barche, che tutti potranno vedere meglio da vicino: il Bragozzo Vigo e il Trabaccolo Cidia: il famoso trabaccolo con i suoi distintivi occhi a prua.

La Sezione Galleggiante

È la sezione di museo che si trova direttamente sul Canale che racchiude in totale dieci barche storiche complete di vele, utilizzate dalla marineria nell'alto e medio Adriatico tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento.

Otto sono le barche ormeggiate e sempre ferme nel Porto Canale adibito a Museo sull’acqua: Bragozzo, Battana, Lancia, Paranza e Trabaccolo. Lo sai che di quest’ultimo ce n’è un tipo da pesca e un altro trasporto? Se vuoi conoscere le differenze tra tutte queste ti consigliamo vivamente una visita!

Mentre le uniche due barche storiche naviganti sono il Trabaccolo Barchet e il Bragozzo San Nicolò, e si trovano nel tratto del porto canale percorribile dai natanti: sono mantenute naviganti per tramandare le antiche tecniche della navigazione con vela al terzo e partecipare a raduni di barche d'epoca e rievocazioni storiche durante il periodo estivo, come la famosa Veleggiata di Cesenatico.

Una curiosità: nel periodo natalizio le barche storiche nel canale ospitano il Presepe Galleggiante di Cesenatico, una suggestiva e luminosa rappresentazione della natività.

Grotte di Onferno

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Le Grotte di Onferno, le caverne carsiche marchigiane

Un'avventura unica nella casa del pipistrello e del miniottero, al fresco anche d'estate

Lettura: 2 minuti

Dove la natura sa esprimere tutto il suo fascino grazie alla roccia, in un piccolo complesso di grotte carsiche, ecco un'esperienza avventurosa per una mattinata o un pomeriggio differente in Valconca, a soli 30 km da Rimini.

In più, la visita alle Grotte è anche un bel modo per rinfrescarti quando in estate arriva quel caldo afoso che ti fa solo desiderare di evadere alla ricerca di refrigerio! Dentro le Grotte sarà così fresco che per due ore non penserai ad altro se non guardare la meraviglia attorno a te!

Adatto a :

Tutta la famiglia e aspiranti speleologi a partire dai 3 anni

Mezzo :

A piedi! Il percorso è semplice e divertente

Durata :

La visita ha una durata di 90 minuti circa

ATTENZIONE: date le caratteristiche delle grotte la visita è sconsigliata a claustrofobici, cardiopatici, asmatici gravi, donne in gravidanza e persone con difficoltà motorie.

Indossa delle scarpe tecniche e vestiti comodi per la tua visita!

Ad esempio una giacca impermeabile o una maglia termica per non disperdere il calore corporeo: in grotta anche in estate la temperatura non supera mai i 14 gradi, quindi meglio essere coperti!

Nessuna paura del buio!

La visita alle Grotte di Onferno è un’escursione consigliata anche ai più fifoni. Qui il buio non fa paura: prima di iniziare l’escursione vengono forniti i caschetti protettivi con l'illuminazione frontale!

Ricordati che le grotte non sono illuminate volutamente, perché sono anche la casa di una grande famiglia di pipistrelli, animali notturni per eccellenza! 

Come fare la visita 

Il punto di ritrovo è il Centro Visite Riserva Naturale Orientata di Onferno a Gemmano di Rimini, un vero spettacolo naturale congiunto all’esperienza nella roccia dove poter ritrovare serenità e benessere. Se non è anche questa una bellezza, cos’altro lo sarà?

Le grotte scavate nel gesso

Di grande interesse scientifico e naturalistico, sono una delle più importanti grotte nel gesso in Italia. Formate dalla lenta erosione di due fiumiciattoli che confluendo sottoterra hanno creato complessi carsici molto importanti tanto da diventare una tappa di un turismo meno famoso e praticato: quello sotterraneo.

Una curiosità sul nome di Onferno

Fino al 1810 la zona si chiamava Inferno, per via delle fumate di vapore emanate dalle stesse grotte. I fumi erano causati dalla differenza di temperatura tra interno ed esterno della roccia e facevano credere che portassero proprio all’Inferno. Solo successivamente, alla prima visita delle grotte e svelata la verità, il nome fu cambiato in Onferno.

Chi abita nella caverna? 

Mica un cavernicolo, ma tantissimi pipistrelli! Un numero come 8000 individui e in 7 specie diverse! Un habitat unico per questi animali che vivono nel mondo sotterraneo, non solo di passaggio o per compiere alcuni cicli della loro vita, ma che non sopravvivrebbero al di fuori a causa della luce e delle oscillazioni di temperatura.

La casa del Miniottero

Le Grotte di Onferno accolgono una specie di pipistrello in via d’estinzione in Europa, il Miniottero! Sì, qualcuno lo giudicherà un po’ bruttino ma è molto prezioso e di certo non devi temerlo!

Una cosa che non sapevi sui pipistrelli? A differenza di quello che si crede, non si nutrono mica di sangue bensì di insetti, infatti sono pregiatissimi in agricoltura ed impiegati per liberare le colture da insetti ed altri parassiti.

Non solo Grotte: completa l’avventura!

Compresa nell’ingresso alle Grotte c’è il Museo Naturalistico - Giardino Botanico, consigliato per completare la tua esperienza e acquisire conoscenza e coscienza in campo di natura e sostenibilità. 

Oltre ad attività di educazione ambientale il Centro Visite organizza conferenze, seminari e accompagnamenti in natura con visite guidate per i gruppi anche fuori dall’orario di apertura.

Che ne dici di un bel trekking naturalistico attorno alle Grotte? Ricorda che sei nell'Oasi Faunistica del Conca e ci sono percorsi lungo il fiume tutti da esplorare, semplici anche per i bambini che saranno molto interessati a trascorrere una giornata in avventura!

Italia in Miniatura

Home / Emilia Romagna / Parchi a tema

Italia in Miniatura, la piccola grande bellezza di Rimini

Il Parco tematico di Rimini che racconta l'Italia intera (e in miniatura) a grandi e bambini

Articolo di: Greta Albani
Lettura: 3 minuti

Un viaggetto nel Bel Paese per te e per il tuo bambino, dove le miniature delle nostre città e dei monumenti famosi in tutto il mondo saranno il percorso di puro stupore per una giornata indimenticabile e "su misura", senza lunghe distanze da percorrere!

Sei nel Paese delle Meraviglie anche se in miniatura, dove il divertimento però non sarà mica rimpicciolito! Anche i più giovani prenderanno confidenza con le architetture e le bellezze dall’Italia e dall’Europa, ammirandole dal vivo e non più solo dai libri, dalla televisione o da qualche immagine su Instagram!

foto di Costa Parchi

Adatto a :

Tutta la famiglia

Mezzo :

Il parco è tutto percorribile a piedi

Durata :

Mezza giornata almeno: Italia ed Europa sono in miniatura ma sono pur sempre tante le cose da vedere!

Periodo consigliato :

da Maggio a Settembre

Info utili

Il Parco si trova in Via Popilia 239 a Rimini, sulla statale 16.
Raggiungilo comodamente in autobus con la linea 8: puoi prendere il Bus dal centro della città, dal mare o dalle stazioni ferroviarie di Rimini e Viserba!

In Italia e in Europa a pochi passi di distanza!

Scopri l'Europa in Miniatura con i monumenti ed i simboli principali che costellano il nostro continente, dai più antichi ai più moderni: sarà una maniera alternativa ed imperdibile di vedere le nostre bellezze architettoniche a due passi l'una dall'altra, senza limiti e senza necessariamente prendere un aereo o una nave... giocando, esplorando e divertendoti!

Viaggi emozionali nel Parco delle miniature!

Dove altro potresti viaggiare dal Nord al Sud d’Italia, toccare le Alpi e con una manciata di passi vedere anche tutta la Sicilia? Qui ammirerai tutte le bellissime regioni italiane e viaggerai anche all'estero: c’è una parte del parco dedicata, si chiama Europa in Miniatura!

Potresti sentirti un po' come un viaggiatore del Grand Tour perché esplorerai paesi sconosciuti in un unico viaggio e magari, dopo aver visto tutte queste piccole meraviglie, ti sarà anche venuto lo spunto per progettare una vacanza. Intanto accontentati di questa esperienza ravvicinata e goditi il divertimento!

Divertimento ed emozioni da tre generazioni

Il divertimento formato famiglia che da tanti anni non smette mai di stupire e far viaggiare grandi e piccini su e giù per l’intera Italia!

Meta imperdibile a Rimini dal 1970, Italia in Miniatura è il parco tematico con l’Italia nel cuore che conta 300 miniature, tra piazze e monumenti in scala, il suo elemento distintivo e unico da più di 50 anni!

Anche il verde vuole la sua parte!

Per mettere in risalto i monumenti anche il paesaggio è in scala: la cura del verde nella fedele riproduzione della flora autoctona è strabiliante!

Curiosità green: ci sono 5000 piccoli alberi simili a bonsai che abbracciano le attrazioni: pini, cipressi, querce ed altre specie tipiche della macchia mediterranea sono sottoposti ad una particolare tecnica colturale che li mantiene in piccole dimensioni.

Tra viaggi attivi ed emozionanti!

Il parco offre emozioni e divertimento per tutti: per i più avventurosi ci sono le rapide della Vecchia Segheria con l'adrenalina a bordo di canoe a forma di tronchi, o la possibilità di camminare sospesi tra gli alberi di AreAvventura.

Vivi l'esperienza di navigare con una vera gondola nel Canal Grande di Venezia con la tua famiglia, oppure di fare delle battaglie d’acqua nel Castel Sismondo di Rimini come durante un vero assedio medievale!

Il tuo bambino ha solo 6 anni e non ha la patente? Tranquillo, a Italia in Miniatura c’è la Scuola Guida e potrà guidare per le strade di città con le automobili in miniatura!

Divertimento interattivo ed educativo

Per i più curiosi c'è la sezione Esperimenta, il padiglione della Scienza dove spaziano fisica, elettricità e meccanica oppure la possibilità di fare esperienze multisensoriali tra spettacoli avventurosi mai visti con Cinemagia 7D.

Scoprirai il variopinto mondo dei pappagalli in tutta la loro esotica bellezza in Pappamondo, dove anche i più piccoli possono ammirare e conoscere da vicino il mondo colorato dei pappagalli. Non te lo aspettavi vero?

Curiosità: lo sai che il Parco di Italia in Miniatura aderisce al grandioso progetto di recupero dell'Ara di Spix (Cyanopsitta spixii) il raro pappagallo quasi estinto in natura?

Con Costa Parchi divertimento e convenienza vincono sempre!

Divertirsi risparmiando, sì ma come? Con biglietti combinati ad esempio, oppure acquistando in anticipo l'ingresso online, dove c'è un risparmio fino al 34% con la data fissa.

E poi insieme conviene: acquistando il biglietto per due parchi del Gruppo Costa, Italia in Miniatura, Aquafan, Oltremare, Acquario di Cattolica ed utilizzandolo entro la fine della stagione 2022, puoi avere un risparmio fino al 20%.

No, non serve dare i numeri, ma scegliendo uno degli Hotel convenzionati potrai acquistare i biglietti del parco e risparmiare.

Bandiere Blu

Home / Abruzzo / Emilia Romagna / Marche / Vivere il mare

Le Bandiere Blu tra Romagna, Marche e Abruzzo

Segui il blu, sinonimo di qualità delle acque pulite nelle migliori spiagge, firmato FEE

Articolo di: Greta Albani
Lettura: 3 minuti

Il conferimento speciale di "Bandiera Blu" è la garanzia di qualità di acque, spiagge, servizi e di sostenibilità ambientale che ogni anno viene rilasciato dalla FEE (Foundation for Environmental Education) in collaborazione con UNWTO: una vera premiazione di eccellenza che vede apparire in elenco tutte le migliori spiagge.

E in una Riviera di Bellezza come quella Adriatica potevano forse mancare all’appello? Il Blu è il colore che fa la differenza!

Un po’ di numeri dal 2021: sul territorio nazionale sono 201 le località balneari e 81 gli approdi turistici ad avere ottenuto la prestigiosa certificazione internazionale di qualità ambientale, nell'ambito del programma FEE.

E in Riviera di Bellezza? Con Abruzzo, Marche e Romagna se ne contano ben 36!

Ah, io non chiederei d’essere un gabbiano né un delfino; mi accontenterei d’essere uno scorfano – ch’è il pesce più brutto del mare – pur di ritrovarmi laggiù, a scherzare in quell’acqua”

Dacia Maraini

"Acqua azzurra, acqua chiara"? Sì ma non basta!

Infatti il riconoscimento come criteri di qualità non riguarda solo le acque di balneazione e la loro limpidezza espressa in parametri, ma anche il servizio offerto, come la pulizia delle spiagge e degli approdi turistici, che in Riviera non è mai stato tralasciato.

Nelle località Bandiera Blu, per aggiungere garanzia di qualità, oltre che acque pulite ci devono essere sostenibilità ambientale e balneazione sicura.

“Per quest’anno non cambiare, stessa spiaggia stesso mare”!

E con queste garanzie direi proprio che il mare non si cambia di sicuro! Le località Bandiere Blu di Abruzzo, Marche e Romagna sono state tutte confermate anche per il 2022: non solo, si sono aggiunte Alba Adriatica per l’Abruzzo, Riccione e San Mauro Pascoli per l'Emilia Romagna e Porto Recanati per le Marche.

Allora il mare per quest’anno... lo potrai anche cambiare!

Abruzzo

  • Provincia di Pescara: il suo bellissimo capoluogo! Assieme a Francavilla e a Martinsicuro, le altre nuove entrate nelle Bandiere Blu d’Abruzzo, Pescara nel 2021 ha fatto raggiungere alla Regione il Record di ben 13 Bandiere!
  • Provincia di Teramo: Martinsicuro, Tortoreto Lido, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto, Silvi e new entry del 2022 Alba Adriatica.
  • Provincia di Chieti: Francavilla al Mare, Fossacesia, Vasto e San Salvo.
  • Provincia dell'Aquila: Scanno e Villalago. Ehi, la Bandiera Blu non riguarda mica solo le acque del mare: anche i laghi, e se non hai mai fatto l'esperienza di un tuffo in acqua dolce, forse dovresti provare (ovviamente nei laghi che lo consentono).

Marche

  • Provincia di Pesaro e Urbino: Gabicce mare, Fano, Pesaro, Mondolfo.
  • Provincia di Ancona: Senigallia, Ancona, Sirolo e Numana.
  • Provincia di Macerata: Civitanova Marche, Potenza Picena e nuova entrata Porto Recanati.
  • Provincia di Fermo: Fermo, Marina di Altidona e Pedaso.
  • Provincia di Ascoli Piceno: Cupra Marittima, Grottammare e San Benedetto del Tronto.

Emilia Romagna

  • Provincia di Ferrara: spiagge del comune di Comacchio.
  • Provincia di Ravenna: Ravenna e Cervia.
  • Provincia di Forlì-Cesena: Cesenatico e San Mauro Pascoli (nuova entrata).
  • Comune di Rimini: Bellaria-Igea Marina, Misano Adriatico, Cattolica e Riccione (nuova entrata).

Allora, sei pronto per un tuffo in acque Bandiera Blu?

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Riviera dei Trabocchi

La Riviera dei Trabocchi in Abruzzo regala panorami suggestivi ma anche coste avventurose: conosci le Sette Sorelle?

Si trovano sulla costa teramana e sono: Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto Lido, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto e Silvi. Sono sette, proprio come i giorni della settimana! Ne vuoi per caso fare una diversa ogni giorno?

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Riviera del Conero

Lo sai che da diversi anni è la prima destinazione delle Marche scelta dai turisti e dai residenti per le vacanze ed altre esperienze durante tutto l'anno?

Non solo per i suoi paesaggi da cartolina ma anche per le sue Bandiere Blu che costellano le zone di Ancona con le acque più limpide della Riviera, dove si possono fare incredibili bagni estivi!

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Esperienze d'acqua in Riviera

Il rituale di bellezza per vivere il mare al meglio e con divertimento? Facendo Esperienze d'acqua dall'alba al tramonto, tra sport e relax in acqua.

Eccoti qualche spunto sulle attività che puoi svolgere nelle principali località in Riviera Romagnola, o dove vorrai! Tutte le spiagge della Romagna sono attrezzate per offrirti tante alternative e modi diversi di vivere il mare.

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Riviera dei Trabocchi

La Riviera dei Trabocchi in Abruzzo regala panorami suggestivi ma anche coste avventurose: conosci le Sette Sorelle?

Si trovano sulla costa teramana e sono: Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto Lido, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto e Silvi. Sono sette, proprio come i giorni della settimana! Ne vuoi per caso fare una diversa ogni giorno?

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Riviera del Conero

Lo sai che da diversi anni è la prima destinazione delle Marche scelta dai turisti e dai residenti per le vacanze ed altre esperienze durante tutto l'anno?

Non solo per i suoi paesaggi da cartolina ma anche per le sue Bandiere Blu che costellano le zone di Ancona con le acque più limpide della Riviera, dove si possono fare incredibili bagni estivi!

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Esperienze d'acqua in Riviera

Il rituale di bellezza per vivere il mare al meglio e con divertimento? Facendo Esperienze d'acqua dall'alba al tramonto, tra sport e relax in acqua.

Eccoti qualche spunto sulle attività che puoi svolgere nelle principali località in Riviera Romagnola, o dove vorrai! Tutte le spiagge della Romagna sono attrezzate per offrirti tante alternative e modi diversi di vivere il mare.

San Leo

Home / Emilia Romagna / Borghi e Castelli

San Leo, tra storia, leggende e benessere naturale

Nella Valmarecchia si trova il paese della rocca e delle due chiese: San Leo

Articolo di: Greta Albani
Lettura: 4 minuti

Quando si soggiorna sulla costa romagnola non è mai scontato desiderare di allontanarsi per spaziare nel suo entroterra, esplorare sentieri nuovi per trovare una piacevole bellezza come la visita ad un borgo, ma se parliamo di San Leo ecco che la meta diventa irrinunciabile. A soli 30 km da Rimini, ecco la vera perla della Valmarecchia, assolutamente da raggiungere.

Lo sai perché? Ti regalerà un sacco di emozioni, panorami da incanto, ma anche “percorsi benessere” per il corpo grazie ai tanti itinerari attorno al Paese. E poi non manca la coccola per il tuo palato, perché la zona di San Leo pullula di ristoranti dove scoprire e degustare prodotti tipici locali. Potrai rimanere piacevolmente sorpreso in una giornata di permanenza o quante ne vorrai... Saluti da San Leo!

La città più bella d'Italia? San Leo: una rocca e due chiese.

Umberto Eco

Scorci e atmosfere 

Se il piccolo borgo di San Leo può sembrare inarrivabile è perché sorge sopra una gigantesca roccia che si eleva ripida in verticale e che, a guardarla dal basso verso l'alto, sembra veramente insormontabile! Lo strapiombo a contrasto con il cielo e la vallata pianeggiante fa spiccare la sua Rocca: è la veduta più distintiva che troverai in tutta la Valmarecchia!

Ma stai tranquillo, oggi non è più inarrivabile come nei secoli in cui la Fortezza aveva funzione di difesa, quindi potrai raggiungerla, visitarla e rimanerne incantato passeggiando nei suoi suggestivi vicoli che ti regaleranno bellissimi scorci in ogni stagione!

La bellissima Rocca e le sue vicende storiche

La protagonista di San Leo è da sempre la sua Fortezza, scenario anche di scalate celebri che vediamo apparire sia nei manuali di Storia che nei dipinti, come ”La presa di San Leo” (Giorgio Vasari, 1560) dove è immortalato l’assedio e la riconquista storica della Fortezza nel 1517 da parte delle truppe dei Medici sui rivali Della Rovere.

È prima di allora che ci furono però le contese più solenni, quelle tra i Malatesta e i Montefeltro. Quest’ultima è la famiglia che fece proprio di San Leo la sede del suo Ducato. 

Cagliostro nel Forte di San Leo

La Rocca è famosa anche per aver tenuto imprigionato per eresia l’alchimista Giuseppe Balsamo, meglio conosciuto come il Conte di Cagliostro, fino alla sua morte nel 1795. Una storia misteriosa dice che qui si aggira ancora il suo fantasma incapace di trovare pace. Verità o Leggenda?

Sulla strada per salire alla fortezza si trova il Pozzo dove venne adagiato il suo corpo nel tragitto dalla prigione al luogo di sepoltura, che si trova in cima alla rupe di San Leo.

Piazza Dante, Fontana e Olmo di San Francesco

La Fontana di San Francesco è il fulcro di San Leo nonché punto di riferimento per la gente del posto, ma anche di turisti e pellegrini. Proprio in questa Piazza si racconta che San Francesco l'8 maggio 1213 durante il suo Cammino tenne un discorso sotto un olmo e che il conte Orlando di Chiusi si impressionò a tal punto da lasciargli i suoi possedimenti sul Monte della Verna.

Come la vicina San Marino, anche San Leo deve il suo nome ad un eremita che nel III secolo vi si stabilì e che fondò la città, San Leone. Fino ad allora si chiamava Montefeltro da Mons Feretrius, l'antico insediamento romano sorto intorno ad un tempio dedicato a Giove Feretrio dove oggi si trova il Duomo.

“San Leo, una rocca e due chiese”

Il famoso Umberto Eco la identificò proprio così, affermando che la bellezza di un luogo non è necessariamente data dalla quantità dei suoi monumenti bensì dal valore soggettivo dato da ognuno di noi: e San Leo con sole due chiese ed un forte su una roccia infatti ne è la prova.

Le due chiese della citazione di Eco sono la Pieve di San Leo, la più antica che si trova accanto alla Fontana di San Francesco ed il Duomo che rimane nella parte alta del paese. Altri monumenti in rilievo sono la Torre Civica, Piazza Dante e la Fontana.

Non chiamatela Borgo!

Attenzione a chiamarla "borgo" davanti agli abitanti del posto. Nonostante San Leo sia inserita tra i Borghi più Belli d'Italia, i leontini invece trovano l'appellativo troppo pubblicitario e pomposo, preferiscono infatti chiamarla semplicemente "paese" o "città".

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Camminando attorno a San Leo

Scopri degli itinerari che puoi fare partendo da San Leo per passare una giornata in natura: un bel trekking nei suoi dintorni è quello che ci vuole per la tua esperienza emozionale, non perderti le vedute rinascimentali dai Balconi di Piero!

  • Fare una Camminata sulla Cresta dei Tausani
  • Raggiungere il Convento di Sant'Igne
  • Guardare le atmosfere di San Leo dal Monte San Severino.

Mentre ti cimenti con uno di questi percorsi, tieni sempre d'occhio San Leo: il paese posto sulla roccia ha sempre il suo fascino e potrebbe regalarti delle foto ricordo uniche.

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Trekking tra i fiori in Valmarecchia

I percorsi a piedi in Valmarecchia sono infiniti, anche i paesaggi! In un percorso a piedi tra Maiolo e Maioletto scruterai le bellezze più nascoste.

Come un Trekking tra i fiori in Valmarecchia in Primavera o altri percorsi da fare anche nella stagione estiva cercando refrigerio nel verde attorno e nell'acqua del fiume Marecchia: ricordati che si trova vicinissimo.

Molti dei percorsi proposti a piedi perché non farli in bicicletta? In Valmarecchia il cicloturismo è molto diffuso, anche il divertimento!

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Camminando attorno a San Leo

Scopri degli itinerari che puoi fare partendo da San Leo per passare una giornata in natura: un bel trekking nei suoi dintorni è quello che ci vuole per la tua esperienza emozionale, non perderti le vedute rinascimentali dai Balconi di Piero!

  • Fare una Camminata sulla Cresta dei Tausani
  • Raggiungere il Convento di Sant'Igne
  • Guardare le atmosfere di San Leo dal Monte San Severino.

Mentre ti cimenti con uno di questi percorsi, tieni sempre d'occhio San Leo: il paese posto sulla roccia ha sempre il suo fascino e potrebbe regalarti delle foto ricordo uniche.

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Trekking tra i fiori in Valmarecchia

I percorsi a piedi in Valmarecchia sono infiniti, anche i paesaggi! In un percorso a piedi tra Maiolo e Maioletto scruterai le bellezze più nascoste.

Come un Trekking tra i fiori in Valmarecchia in Primavera o altri percorsi da fare anche nella stagione estiva cercando refrigerio nel verde attorno e nell'acqua del fiume Marecchia: ricordati che si trova vicinissimo.

Molti dei percorsi proposti a piedi perché non farli in bicicletta? In Valmarecchia il cicloturismo è molto diffuso, anche il divertimento!

Camminando attorno a San Leo

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Trekking di benessere e natura attorno a San Leo

Camminando intorno a San Leo, la Valmarecchia chiama e il trekking risponde

Articolo di: Greta Albani
Lettura: 3 minuti

Prenditi una giornata intera o almeno mezza giornata per fare piacevoli itinerari a contatto con la natura attorno alla magica San Leo, guardando i bellissimi paesaggi della Valmarecchia, tra mare Adriatico ed entroterra toscano!

Scegli le stagioni dell’anno in cui potrai godere la luce piena del giorno per fare anche tante attività collegate: sarebbe un peccato una volta arrivato fin quassù rinunciare all’occasione di fare un picnic all'aperto o un trekking completo di tramonto, tra bellezza e benessere!

“Vassi in Sanleo e discendesi in Noli, montasi su in Bismantova e ‘n Cacume con esso i piè; ma qui convien ch’om voli”.

Dante Alighieri, Canto IV del Purgatorio

Adatto a :

Persone appassionate di trekking e abituate alle camminate

Mezzo :

Piedi

Durata :

Una giornata

Periodo consigliato :

4 stagioni

Le vedute attorno a San Leo non le troverai altrove!

Dai luoghi più suggestivi scatterai delle fotografie autentiche: le emozioni invece non riuscirai ad immortalarle nemmeno con la migliore tra le camere fotografiche... le puoi semplicemente vivere!

Saluti da San Leo

Sei già andato a visitare la bellissima San Leo con la sua Rocca medievale che domina tutto il territorio della Valmarecchia? Hai conosciuto la storia del Conte di Cagliostro il famoso alchimista, mangiato qualcosa di tradizionale e adesso vuoi fare un' esperienza degna di nota attorno alle sue terre?

Dopo aver goduto del fascino di questo borgo dall’alto della Fortezza vuoi raggiungere quei luoghi dove il tuo sguardo si è fermato? Da sotto i tuoi occhi a sotto i tuoi piedi: "sarà un gioco da ragazzi" anzi, una camminata!

Il tuo benessere ritrovato, il tuo benessere respirato!

Camminare, vedere luoghi, sentire odori e suoni respirare e sentirsi bene. Non saranno sole ore piacevoli da passare in solitaria o in compagnia, ma un vero obiettivo detox dalla quotidianità! Che tu sia in vacanza a Rimini o nelle vicine Marche, se sei arrivato nella fantastica Valmarecchia per un rituale di benessere in mezzo al verde devi sapere che:

  • gli itinerari sono ideali per persone mediamente allenate, o almeno consapevoli esserci aspre salite da compiere
  • percorsi segnalati ma se non sei della zona un consiglio è quello di andare accompagnato,
  • consigliato abbigliamento adeguato al trekking: scarpe tecniche o da ginnastica con suola rinforzata, occhiali da sole, acqua e crema solare.
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Un trekking sulle piccole Dolomiti della Valmarecchia

La Cresta dei Tausani è la dorsale che raggiunge il suo culmine a 658 mt da Monte San Severino e che appare nelle migliori cartoline di San Leo. Un trekking adatto ad un passo allenato che da San Leo arriva a Tausano, e ti regalerà le migliori vedute su Valmarecchia, Mar Adriatico ed entroterra toscano!

Vedi, per camminare sulle Dolomiti non bisogna poi andare tanto lontano! Solo ironia: queste sono le piccole Dolomiti della Valmarecchia con le sue 3 magnifiche vette Penna del Gesso Orientale, Centrale e Occidentale pronte a regalarti vedute uniche. E tu, sei pronto per la scarpinata?

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Una camminata panoramica passando da Sant’Igne

Tra natura, storia e arte: da San Leo ai Balconi di Piero passando per la bellissima Sant’Igne, dove il verde attorno e la pace che si respira è davvero una esperienza autentica.

Un piccolo convento abbandonato ma conservato in ottime condizioni, dove si narra che San Francesco d'Assisi ebbe riparo una notte con il conforto di un fuoco acceso da pastori. Da qui il nome Sant'Igne, fuoco sacro.

Questa è solo la prima tappa prima di raggiungere due delle vedute che hanno ispirato i dipinti rinascimentali di Piero della Francesca: si trovano nelle località di Varco Biforca e di Tausano.

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Guardare San Leo al tramonto da una location unica

Con solo una mezz’ora di camminata da San Leo raggiungerai panorami indimenticabili, come quello da Monte San Severino. Scegli di farla al tramonto per aggiungere il tuo valore all’esperienza: perché non fare un aperitivo o un pic-nic al termine della salita, in compagnia dei tuoi compagni di viaggio? Tu chiamalo se vuoi trek-nic... e chiamale se vuoi emozioni.

Un tramonto emozionale con vista a 360° su San Leo e sulla bellissima Valmarecchia dove tutto attorno a te risplenderà e ti regalerà benessere: non era forse quello che desideravi? Se certe emozioni una macchina fotografica non potrà mai immortalarle, un bel tramonto forse sì: scatta qui la foto-ricordo della tua esperienza!

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Un trekking sulle piccole Dolomiti della Valmarecchia

La Cresta dei Tausani è la dorsale che raggiunge il suo culmine a 658 mt da Monte San Severino e che appare nelle migliori cartoline di San Leo. Un trekking adatto ad un passo allenato che da San Leo arriva a Tausano, e ti regalerà le migliori vedute su Valmarecchia, Mar Adriatico ed entroterra toscano!

Vedi, per camminare sulle Dolomiti non bisogna poi andare tanto lontano! Solo ironia: queste sono le piccole Dolomiti della Valmarecchia con le sue 3 magnifiche vette Penna del Gesso Orientale, Centrale e Occidentale pronte a regalarti vedute uniche. E tu, sei pronto per la scarpinata?

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Una camminata panoramica passando da Sant’Igne

Tra natura, storia e arte: da San Leo ai Balconi di Piero passando per la bellissima Sant’Igne, dove il verde attorno e la pace che si respira è davvero una esperienza autentica.

Un piccolo convento abbandonato ma conservato in ottime condizioni, dove si narra che San Francesco d'Assisi ebbe riparo una notte con il conforto di un fuoco acceso da pastori. Da qui il nome Sant'Igne, fuoco sacro.

Questa è solo la prima tappa prima di raggiungere due delle vedute che hanno ispirato i dipinti rinascimentali di Piero della Francesca: si trovano nelle località di Varco Biforca e di Tausano.

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Guardare San Leo al tramonto da una location unica

Con solo una mezz’ora di camminata da San Leo raggiungerai panorami indimenticabili, come quello da Monte San Severino. Scegli di farla al tramonto per aggiungere il tuo valore all’esperienza: perché non fare un aperitivo o un pic-nic al termine della salita, in compagnia dei tuoi compagni di viaggio? Tu chiamalo se vuoi trek-nic... e chiamale se vuoi emozioni.

Un tramonto emozionale con vista a 360° su San Leo e sulla bellissima Valmarecchia dove tutto attorno a te risplenderà e ti regalerà benessere: non era forse quello che desideravi? Se certe emozioni una macchina fotografica non potrà mai immortalarle, un bel tramonto forse sì: scatta qui la foto-ricordo della tua esperienza!

Acquario di Cattolica

Home / Emilia Romagna / Parchi a tema

Acquario di Cattolica: il mondo sommerso del parco

Quattro percorsi per scoprire le specie animali del Mare Adriatico

Articolo di: Greta Albani
Lettura: 3 minuti

Riapre il 1° Aprile 2023 il secondo acquario d’Italia, ma il più grande nell’Adriatico dove incontrerai tantissimi pesci e squali, ma anche mammiferi, rettili e insetti di ogni parte del mondo.

Alla fine non potrai dire di essere stato in un semplice acquario: la tua esperienza sarà così completa che ti farà trascorrere una giornata con tutta la tua famiglia ricca di colori e curiosità da portare a casa!

foto di Costa Parchi

Adatto a :

Tutta la famiglia

Mezzo :

Si può arrivare anche in Treno alla stazione FS di Cattolica e poi prendere il bus n°125 (fermata n°71 "Acquario di Cattolica")

Durata :

Una bellissima giornata per vedere tutte le meraviglie del Parco!

Periodo consigliato :

Da Maggio a Settembre

Condividi la tua esperienza

Fallo sulle tue pagine social con i tuoi migliori scatti e alcuni hashtag. Se vuoi prendi spunto da questi:
#acquariodicattolica #animalportrait #reptilelove #nature #photography
. Ricordati solo di non usare il flash, agli animali potrebbe dare fastidio.

Il percorso a colori dell’Acquario 

Migliaia di specie marine e terrestri ti aspettano in quattro percorsi al coperto, uno più interessante dell'altro: sei pronto a lasciarti stupire?

  • Nel percorso Blu, dedicato agli ambienti marini, si attraversa il meraviglioso mondo di mari e oceani fra pesci, meduse, crostacei, coralli, cavallucci marini e squali. Si comincia con il grande exhibit dei Pinguini di Humboldt e si prosegue con la grande vasca centrale, dove in 700.000 litri d’acqua salata nuotano gli squali toro più grandi d’Italia, per arrivare alla vasca dove nuotano i trigoni.
  • Il percorso Giallo è dedicato agli ambienti fluviali d’acqua dolce, con lontre e caimani.
  • Il percorso Verde ospita rettili, anfibi e insetti di ogni parte del mondo.
  • Chiude la visita il percorso Viola con l’esposizione “Abissi, terra aliena”, una mostra che racconta le specie abissali ed espone la riproduzione del calamaro gigante di 13 metri.

In più c'è un'area verde esterna di 49.000 mq, un vero parco pubblico dove fermarsi per riposare o per consumare un pranzo al sacco.

Fantastica mostra dei misteri in fondo al mare

Le creature più strane del Pianeta, esseri strani e sconosciuti, come un calamaro gigante di 13 metri? Nell’esposizione 'Abissi, terra aliena', la mostra del percorso viola.
L’ecosistema marino è il più vasto ambiente della terra. Negli oceani la luce solare penetra soltanto fino a 200 metri.

Procedendo verso il basso, la temperatura dell’acqua tende a diminuire. Il mare profondo è dunque un ambiente estremo, abitato da pochi organismi ancora sconosciuti.

È con questa esposizione che si cerca di far conoscere le meraviglie e le incredibili forme di vita degli abissi più profondi. Queste specie sono plasmate dalla pressione dal buio assoluto e dal gelo profondo, hanno forme incredibili, sembrano appartenere ad un mondo alieno e immaginario.

Ogni giorno all’Acquario è un’avventura, a cominciare dalla gigantesca bocca di squalo che accoglie i visitatori, al suggestivo mangrovieto e all’area Plastifiniamola, simbolo della sensibilizzazione sull’emergenza planetaria della plastica in mare.

Visitando l’Acquario è frequente osservare le attività in corso fra le vasche da parte di acquaristi e biologi: fra queste le attività di pulizia e di cura degli animali ospiti.

La “cibatura” degli squali

Per tre volte a settimana (Mercoledì, Venerdì e Domenica alle 15:15) è possibile assistere alla “cibatura” degli squali, veri protagonisti dell’Acquario di Cattolica. Si tratta di un momento istruttivo e spettacolare, ma anche interattivo in quanto sarà sempre presente un addetto pronto a spiegare passo per passo questo affascinante procedimento.

L’appuntamento con questo evento assume un ruolo significativo per vedere la natura mansueta e placida di queste enormi creature del mare, contrariamente a quanto siamo abituati a vedere nella rappresentazione cinematografica e culturale degli squali come spietati predatori.

Imparare nella giornata internazionale dello squali

L’Acquario di Cattolica aderisce a molti progetti tra cui “Salva una specie in pericolo”, ma è affiancato anche dal LIFE ELIFE per la conservazione e la tutela degli elasmobranchi, ovvero squali e razze. Durante la giornata mondiale dello squalo, che si celebra il 14 Luglio, all’Acquario sono presenti speciali animazioni lungo il percorso espositivo ed anche un quiz a tema per coinvolgere tutto il pubblico, dalle famiglie agli amici.

La sensibilizzazione fa parte, infatti, della mission della struttura e del suo staff che si impegna ad offrire così una visione di edutainment, con l’iniziativa “Edutainment 4 Future”, nella quale coniugare innovazioni e idee concrete per la gestione di infrastrutture, impianti, persone e territorio alla didattica, alla cultura, ma specialmente al divertimento.

Nei Parchi Costa divertimento e convenienza vincono sempre!

Divertirsi risparmiando è sempre possibile acquistando online in anticipo l'entrata in data fissa o aperta, oppure scegliendo la combinazione per una doppia esperienza visitando anche gli altri Parchi: Italia in Miniatura, Aquafan ed Oltremare! Ricordati che insieme conviene: vivrai due Parchi a partire da 35 euro!

Se poi soggiorni in uno degli hotel di Cattolica o della Riviera Romagnola, ricordati che molte strutture sono convenzionate con i Parchi e possono fornirti i biglietti per visitare l'Acquario direttamente in hotel.

Mondaino

Home / Emilia Romagna / Borghi e Castelli

Mondaino, il borgo medievale in Romagna

Quattro percorsi per scoprire le specie animali del Mare Adriatico

Articolo di: Greta Albani
Lettura: 3 minuti

Nella lista per “bei panorami e dove trovarli” non può non apparire Mondaino con la sua armoniosità travolgente e la sua terrazza con la miglior veduta sulle terre di Romagna e Montefeltro.

In una bella giornata di sole raggiungete questo Borgo, concediti il tempo ed il piacere per fare quello che più ti piace gustandolo con lentezza perché nessuno ti correrà dietro! 

“luogo forte et importante, che a nessun patto può essere conquistato”.

Federico di Montefeltro

Nel Mondo di... Mondaino

L’armonioso borgo fortificato sorge a 420 mt s.l.m. al confine tra la Romagna e le terre del Montefeltro, sul monte dove si narra che un tempo pascolassero i daini: proprio da questo aneddoto pare derivi il toponimo Montedaino. Parallelamente si intreccia la leggenda legata a Diana la Dea della caccia, della luce lunare e della castità, che sembra fosse venerata proprio in questi colli.

Parti alla scoperta di questo Borgo con la gioia negli occhi e affacciati ad ammirare l'intera Valconca dall'alto, senza dimenticarti di portare con te lo spirito giusto per vivere questa esperienza e uno smartphone carico per scattare le foto delle tue emozioni!

La tranquillità si avverte dalle sue strade arrivando fino alle mura che lo circondano: seduti ad ammirare il mare all’orizzonte con la miglior vista su Romagna e Montefeltro ti ritroverai in un autentico momento di profonda gratitudine e di bellezza. 

Lo sapevi che…

La cinta muraria potenziata da Sigismondo Malatesta contava ben 13 torrioni? E che Federico da Montefeltro disse proprio sul castello “luogo forte et importante, che a nessun patto può essere conquistato”?

Infatti aveva un ruolo difensivo fondamentale contro le minacce esterne. Allora per una vera esperienza sulle tracce della storia non perderti la suggestiva camminata tra le antiche mura e la visita alla Rocca Malatestiana!

La Padella di Mondaino

Circondato da possenti mura, il centro storico si sviluppa pressoché attorno alla luminosa Piazza Maggiore opera dell’architetto Francesco Cosci del 1818, in risalto con uno scenografico porticato neoclassico. È chiamata affettuosamente dai suoi abitanti “Piazza Padella” per la caratteristica forma semicircolare, o forse per la sua particolare convivialità. Infatti ospita tantissimi eventi, il più famoso per il quale l'intera Mondaino è conosciuta è il Palio del Daino.

Raggiungendo questo luogo accogliente ti sembrerà di essere abbracciato calorosamente dalla città stessa: per celebrare questa giornata di armonia con te stesso e la bellezza che ti circonda, perché non ti fermi a bere qualcosa? E in ultimo ma non per importanza, il consiglio: non ti perdere il meraviglioso panorama sul mare e sui monti proprio dalla piazza.

Sulla tavola tra Fossa e Tartufo

Mondaino è una delle capitali nella produzione di formaggio di Fossa, la sua produzione qui ha radici antichissime. Merita una tappa con tanto di tour e degustazione il famoso Mulino della Porta di Sotto, antico caseificio dove le fosse scavate nella roccia arenaria miocenica vengono riempite di formaggio durante le quattro giornate del celebre “Palio del Daino” di Agosto e svuotate in occasione di “Fossa, Tartufo e Venere” in Novembre, manifestazione "vetrina" del tartufo bianco pregiato, del famoso formaggio di Fossa di Mondaino e di altre tipicità autunnali.

Palio del Daino

È la rievocazione storica più importante e conosciuta sul territorio: una ricca festa di quattro giorni e di sfide tra contrade in pieno stile medievale, dove tutti i borghigiani sono vestiti con costumi medievali e sono impiegati in antichi mestieri con addirittura utensili originali del periodo!

Durante il Palio del Daino sembra di tornare indietro nel tempo ed è sicuramente l’esperienza da non perdere se ti trovi in Riviera in Agosto! Il prossimo appuntamento con l'evento sarà nell'estate 2022: non ci sarà miglior occasione per visitare l’entroterra riminese e vivere una fresca serata tra dame e cavalieri durante l'evento storico più famoso della zona!

Da non perdere nelle vicinanze

Museo Paleontologico: importante raccolta di fossili miocenici: pesci, conchiglie, foglie del terreno di Mondaino risalenti a 4 milioni di anni fa.

L'arboreto di Mondaino - Teatro Dimora: a pochi chilometri da Mondaino si trova un ex Arboreto sperimentale della flora mediterranea di nove ettari con circa 6.000 piante e decine di sentieri divenuto teatro delle arti sceniche, formazione e residenza creativa unica in Italia.

Urbino

Urbino, la città marchigiana culla del Rinascimento italiano

Sulle colline del Montefeltro, le perle culturali patrimonio dell'UNESCO

Articolo di: Greta Albani
Lettura: 3 minuti

È la città ricca di arte e splendore, divenuta una delle capitali culturali del Rinascimento nonché importante centro politico e artistico, fatta costruire da Federico di Montefeltro. Urbino ha visto cullare, formare e splendere tantissimi artisti in quell'epoca e a seguire: solo i nomi di Raffaello, Piero della Francesca e Tiziano, dovrebbero dire già tutto.

Ma tutto non sarà mai detto se non andrai a visitarla tu stesso! Sì, merita di essere raggiunta se ti trovi nelle Marche o nei territori vicini, e non solo per una visita al Palazzo Ducale che, se non lo sai, è considerato il più bello d'Italia, ma anche per godersi una giornata a camminare nel suo splendido centro storico ricco di botteghe artigiane.

...nel giuoco delle colline che sopportano le strade d'accesso ecco che appare un palazzo fatato che il tempo non ha sfregiato né intaccato. È un salto indietro nel tempo, un tuffo nella purezza e nella libertà dello spirito.

Carlo Bo

Adatto a :

Appassionati di architettura e storia dell’arte legata al Rinascimento

Mezzo :

A piedi e con scarpe comode per percorrere bene le tante salite e discese

Durata :

Una giornata nella bellezza artistica del suo centro storico

Periodo consigliato :

4 stagioni

Il suo centro storico dal 1998 è Patrimonio UNESCO

Urbino è magnifica, avvolgente ed unica: camminando nel suo centro ti sentirai sospeso nel tempo e ti mescolerai armoniosamente con il suo paesaggio circostante, come se fossi dentro ad un dipinto rinascimentale.

Un giro dentro le mura della magnifica Urbino 

La città fortificata che sorge sulle colline marchigiane a soli 30 km dalle spiagge di Gabicce e Pesaro è una perla di cultura e architettura nonché simbolo del Rinascimento italiano dove storia, arte e pittura si trovano nei palazzi, nelle strade, arrivando fino ai tetti: il Rinascimento è nell’aria e si respira in tutta la città.

Il valore artistico e architettonico di Urbino, visibile e tangibile ancora oggi, si ritrova nei monumenti e siti principali della città e nelle strade: l’imponente Palazzo Ducale, al cui interno si trova la Galleria Nazionale delle Marche con miriadi di opere d'arte, ed al suo esterno cortili magnifici, Teatro Sanzio, Oratorio di San Giovanni e Oratorio di San Giuseppe, il Duomo di Urbino e la Casa natale di Raffaello oggi divenuta un Museo.

Palazzo Ducale

«Federico edificò un palazzo, secondo la opinione di molti, il più bello che in tutta Italia si ritrovi; e d'ogni opportuna cosa sì ben lo fornì, che non un palazzo, ma una città in forma di palazzo esser pareva.» (Baldassarre Castiglione, Il Cortegiano).

Il simbolo rinascimentale di Urbino di una incredibile bellezza, il progetto più ambizioso fatto costruire dal Duca di Urbino tra il 1466 e il 1472.

La figura di Federico da Montefeltro

Lo splendore di Urbino dovuto alla presenza di architetture e patrimoni artistici che ancora oggi ritroviamo, sono merito del più famoso signore della città: Federico III da Montefeltro, il raffinato e grande appassionato d'arte che fece costruire la città “a sua misura”.

Per raggiungere l’intento il Duca di Urbino richiamò a Palazzo molti artisti rinascimentali famosi di quel tempo come Piero della Francesca, di cui ricordiamo la “Flagellazione di Cristo”(1460-1461) la sua opera più importante dipinta proprio a Urbino. L’altro nome legato alla città è senz’altro quello di Raffaello Sanzio che proprio tra queste mura nacque e svolse la sua prima formazione: determinante l’influenza artistica urbinate di quegli anni anche per tantissimi artisti meno celebri che costellarono di opere il patrimonio artistico italiano ed europeo.

La Rampa Elicoidale e la Data

Un esempio di bellezza e utilità: la Rampa Elicoidale dell'architetto Francesco di Giorgio Martini voluta dal Duca Federico III da Montefeltro ed utilizzata al tempo per accedere alle stalle ducali chiamate Data, l’imponente struttura che poteva contenere fino a 300 cavalli.

Oggi collega piazza Mercatale al bellissimo Teatro Sanzio. Camminare dentro la "lumaca" è una delle cose suggestive da fare una volta che sarai nei pressi del Palazzo Ducale e senz’altro un modo alternativo per raggiungere il centro storico dalle mura ai piedi di Urbino.

Informazioni utili: in Piazza Mercatale, che si trova alle porte della città, c'è un ampio parcheggio dove poter lasciar la macchina e dove troverai anche un ascensore che ti porta comodamente in Centro senza fare rampe ripide o scale a lumaca.

Altri due passi nel centro storico

Una lunga salita fino alla parte superiore del borgo e poi ancora tutti i vicoli per scoprire lo splendore di una città che si sviluppa verso l'alto: durante il tuo itinerario urbinate tonificherai anche un po' le gambe, cosa chiedere di meglio! Il consiglio quindi è di mettere delle scarpe comode!

Il centro storico è vivo e colorato: ci sono le botteghe artigiane di lavorazione di legno, ceramica, oro, di pittura e scultura con capolavori che dal 1500 attirano turisti, appassionati e intenditori da tutto il Mondo.

L’altro elemento che anima le strade di Urbino è il fatto di esser la sede dell’antica Università Carlo Bo fondata nel 1506 e che dentro le mura riesce a contare quasi più studenti e stranieri che residenti.

Urbino dall'alto: un giro fuori le mura

Il miglior punto di osservazione? Quello dal Parco della Resistenza e dalla Fortezza di Albornoz, che si trovano nel punto più alto di Urbino appena fuori le mura!

Raggiungili con una piacevole passeggiata, avrai così il privilegio di vedere dall’alto la bellezza di Urbino e del suo territorio circostante. Lo sai che ci sono anche delle installazioni moderne nel parco? 

Ideale per vivere momenti di tranquillità all’aperto, è uno dei luoghi in cui ammirare il tramonto preferito specialmente dai giovani, quando la location diventa ancora più romantica.

Potresti fare come gli Urbinati che vi salgono per fare un aperitivo al fresco guardando i tetti della città ed il Palazzo Ducale quando scendono le luci della giornata: da qui lo scatto perfetto per le tue stories!

Gola del Furlo

Gola del Furlo: 3 percorsi nel canyon nelle Marche

Passeggia fra i colori e le meraviglie naturali incastonate dal fiume affluente del Metauro

Articolo di: Greta Albani
Lettura: 4 minuti

Il punto di vista, quando si visitano i luoghi, è fondamentale: spesso la bellezza autentica necessita di un cambio di occhi ma anche di un'esperienza forte per essere apprezzata. Nelle Marche nulla di più semplice: tutto viene da sé e fluisce naturale come il corso del fiume.

Una gola naturale ricca di paesaggi e scorci bellissimi dove la storia millenaria si guarda dall’alto, dal basso, o direttamente dall’acqua. Nelle Marche c’è il Canyon delle Meraviglie!

Se quando pensi alle Marche ti viene in mente solo il mare o i borghi in collina, è arrivato il momento di scoprire anche la sua natura strabiliante. Le Marche hanno la bellezza a portata di mano, di piedi ed in alcuni casi anche di pagaia!

Mezzo :

Piedi, Bicicletta, Kayak

Durata :

Una giornata avventurosa

Periodo consigliato :

Primavera, Estate

Marmitte dei Giganti

Sono delle cavità naturali nate dall'erosione del fiume nel corso degli anni con pareti rocciose alte fino 30 metri e dove ancora oggi il corso d’acqua fluisce in maniera vorticosa creando uno scenario suggestivo ed unico.

Nella magia della gola disegnata dal fiume

Tra le cose più incredibili in natura troviamo la forza del fiume che passa e che con il suo “corso” muove e crea magie nella roccia e trasforma i paesaggi attorno. Come è accaduto nelle Marche in prossimità di Fossombrone, dove il fiume Metauro o meglio, il suo affluente Candigliano, ha creato una meraviglia immersa nel verde e protetta dalle rocce.

Sono pochi e rari i canyon naturali visitabili nel nostro Belpaese, dei veri e propri patrimoni naturali. Nel territorio marchigiano trovi la Gola del Furlo e il vicino canyon delle Lame Rosse: due vere sorprese per chi percorre il territorio per la prima volta e che, neanche dirlo, meritano di essere visitati!

Gola del Furlo

Siamo nella Riserva Naturale Gola del Furlo, a pochi chilometri dalle spiagge di Fano e dalla bellissima Urbino, dove potrai ammirare la naturale bellezza marchigiana scavata nella roccia, e dove tra acqua e verde camminerai in luoghi incredibili.

Sei nel luogo perfetto per goderti una giornata all’aria aperta e vivere la compagnia della famiglia o degli amici più cari, oppure perché non fartene di nuovi durante una escursione, in canoa o a piedi? Da questo luogo magico ne partono diverse in tutti i periodi dell’anno.

Cosa fare in tutta questa bellezza?

È la meta scelta da escursionisti, turisti e sportivi per ammirare l’intera bellezza marchigiana: da qui partono sentieri per tutti che ti permetteranno di ammirare il paesaggio dall'alto, grazie a diversi punti panoramici raggiungibili anche in auto. Ma ci sono anche sentieri per i più allenati, immersi nella natura e praticabili solo con abbigliamento tecnico. E per gli amanti delle esperienze attive, dove la Gola può essere vissuta da vicino, magari in canoa direttamente dal fiume!

Saranno percorsi ricchi di emozione e nemmeno specificarlo, dove potrai scattare le migliori fotografie della tua esperienza!

Passione canyoning!

Una vera tendenza esplosa negli ultimi decenni, quella di fare dell’elemento naturale incredibile un buon pretesto per un'esperienza alternativa tra avventura e divertimento!

Seguire i fiumi e le cascate, camminare nei percorsi scavati dalla stessa natura affiancati dalle altissime pareti rocciose, oppure scalarle in maniera più selvaggia cambiando il punto di vista, scoprendo anche luoghi primordiali con una forte suggestione. Dove? Nelle Marmitte dei Giganti, per esempio!

Le Marmitte dei Giganti sono visibili dal Ponte di Diocleziano, chiamato anche Ponte dei Saltelli: già affacciandoti da lì potrai avere un'anteprima della suggestiva Gola del Furlo.

Una curiosità prima di iniziare il tuo percorso

Lo sai che ti trovi in un luogo speciale scelto dall'Aquila Reale per nidificare? L'Aquila è il simbolo del Furlo tanto da apparire anche sullo stemma della Riserva Naturale. Chissà se ne ammirerai qualcuna in volo mentre esplorerai il tuo percorso: anche a loro piacciono le pareti rocciose e le altezze vertiginose della gola!

1/3

Camminata da Fossombrone ad Acqualagna

Inizia il tuo percorso da Fossombrone dove puoi intraprendere a piedi il sentiero naturale tra la roccia e il verde che costeggia da vicino il corso del fiume Candigliano tra ponti, passerelle, grotte e scorci naturali magici.

Una piacevole camminata di circa due ore nel fresco e nella ammirazione che è adatta a tutti, sempre se adeguatamente equipaggiati di comode scarpe ed acqua per reidratarsi, al termine della quale troverai ad aspettarti uno dei panorama più suggestivi sulla Gola del Furlo!

Arriverai ad Acqualagna la capitale del tartufo: una visita è d'obbligo prima di tornare indietro verso Fossombrone!

2/3

In canoa tra le Marmitte dei Giganti

Per vivere la natura della Gola a pelo d’acqua e per rinfrescarti piedi e idee! Direttamente in acqua, trasportati dalla forza del fiume su una canoa o un kayak... e circondati di bellezza! È la vista mozzafiato nei punti più stretti, dove la gola si stringe e dove restituisce l'eco e la melodia del fiume che si stringe nella roccia, la vera esperienza alternativa che potrai fare qui!

Cosa c'è di meglio di una esperienza attiva al fresco per affrontare il calore dell'estate?

3/3

Suggestione verticale a prova di vertigini

Una terrazza dove affacciarti per vedere il miglior panorama del Furlo? Qui ce ne sono di diverse: una terrazza alta e una terrazza bassa per esempio, collegate e incluse nei percorsi escursionistici più complessi come il 449A, il sentiero principale del Passo del Furlo. Potrai scegliere se raggiungere le terrazze a piedi oppure comodamente in automobile.

È da questi punti che potrai vedere dall’alto la sua profondità, ma se soffri di vertigini non guardare giù! 

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Camminata da Fossombrone ad Acqualagna

Inizia il tuo percorso da Fossombrone dove puoi intraprendere a piedi il sentiero naturale tra la roccia e il verde che costeggia da vicino il corso del fiume Candigliano tra ponti, passerelle, grotte e scorci naturali magici.

Una piacevole camminata di circa due ore nel fresco e nella ammirazione che è adatta a tutti, sempre se adeguatamente equipaggiati di comode scarpe ed acqua per reidratarsi, al termine della quale troverai ad aspettarti uno dei panorama più suggestivi sulla Gola del Furlo!

Arriverai ad Acqualagna la capitale del tartufo: una visita è d'obbligo prima di tornare indietro verso Fossombrone!

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In canoa tra le Marmitte dei Giganti

Per vivere la natura della Gola a pelo d’acqua e per rinfrescarti piedi e idee! Direttamente in acqua, trasportati dalla forza del fiume su una canoa o un kayak... e circondati di bellezza! È la vista mozzafiato nei punti più stretti, dove la gola si stringe e dove restituisce l'eco e la melodia del fiume che si stringe nella roccia, la vera esperienza alternativa che potrai fare qui!

Cosa c'è di meglio di una esperienza attiva al fresco per affrontare il calore dell'estate?

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Suggestione verticale a prova di vertigini

Una terrazza dove affacciarti per vedere il miglior panorama del Furlo? Qui ce ne sono di diverse: una terrazza alta e una terrazza bassa per esempio, collegate e incluse nei percorsi escursionistici più complessi come il 449A, il sentiero principale del Passo del Furlo. Potrai scegliere se raggiungere le terrazze a piedi oppure comodamente in automobile.

È da questi punti che potrai vedere dall’alto la sua profondità, ma se soffri di vertigini non guardare giù!