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La Riviera dei Trabocchi, spettacolo sul mare abruzzese

I trabocchi più belli dell'Abruzzo, i consigli per vivere questo luogo splendido

Articolo di: Redazione
Lettura: 3 minuti

D’Annunzio li definiva dei “ragni colossali” nascosi dietro a dei bellissimi promontori, quasi fossero posizionati per proteggerne tutta la bellezza. 

Vedere i trabocchi, emoziona: queste strane creature inanimate che protendono verso l’acqua ed evocano dei giganti silenziosi che vegliano sulla costa. Somigliano quasi a dei guardiani in attesa delle tempeste e delle onde minacciose, alla cui foga però resistono caparbiamente, tanto sono stati costruiti a regola d’arte.

Nel tempo sono stati celebrati da molti artisti: nelle poesie, negli scritti, nei dipinti e adesso nelle foto degli instagrammer, piccole opere d’arte non tanto per l’abilità di chi scatta, quanto per l’effetto che fa vedere queste strutture atipiche, enormi, sospese in mezzo alle acque al sorgere del sole.

"... sopra un gruppo di scogli si protendeva un trabocco, una strana macchina da pesca, tutta composta di tavole e di travi, simili ad un ragno colossale"

Gabriele D'Annunzio descrive il Trabocco Turchino in "Trionfo della morte"

Adatto a :

Chi ama i viaggi itineranti o cercare i panorami più belli

Mezzo :

Per spostarsi tra i vari Trabocchi consigliamo l'auto, ma è possibile anche organizzare il viaggio con treni e pulman

Durata :

Almeno qualche ora per ciascun Trabocco

Periodo consigliato :

Il panorama è splendido tutto l'anno

UN CONSIGLIO

La Riviera dei Trabocchi regala panorami suggestivi ma anche coste avventurose. Troverai spiagge con sassi e scogli, consigliamo di portare con te delle scarpe adatte per camminare prima e dopo l'entrata in acqua.
Ricorda che la zona è ricca di ristoranti, situati spesso accanto o dentro i Trabocchi: ti potrebbe far piacere portarti un cambio per la cena.

I guardiani del nostro mare

È impossibile descriverli tutti: ciascuno di loro ha una storia lunga millenni ma abbiamo la fortuna di godere ancora oggi della loro maestosità, con sullo sfondo quel mare che a seconda del momento può essere blu o verde, intenso o pastello, come per magia.

Palafitte, macchine da pesca, opere d’arte… scegli tu come chiamarle

I Trabocchi nascono come macchine da pesca anche se a prima vista ciò che colpisce è la struttura simile a una palafitta. Una complessa ragnatela di cavi e travi, disposti su tavole di legno, issate a loro volta su dei pilastri che terminano in mare o sulle scogliere. Un'architettura che a prima vista appare leggera, eppure è talmente solida da reggere il peso dell'enorme rete da pesca, le continue sollecitazioni delle onde e le tempeste più minacciose.

I Trabocchi sono collegati alla riva da lunghe passerelle che a volte sembrano esili e traballanti. Ogni tanto, dopo le mareggiate più furiose, necessitano di aggiustamenti più o meno importanti. Questo compito tocca ai "traboccanti abruzzesi", custodi di questa antica arte di costruzione e dei suoi segreti.

Svegliarsi presto

Il web è pieno di foto sui trabocchi soprattutto scattate all’alba e dagli abitanti della costa. Chi meglio di un abruzzese innamorato di questa porzione di costa, ancora fuori dalle tappe del turismo di massa, può scattare istantanee così ricche di significato? Vuoi cimentarti anche tu?

Quello che devi ricordare è che i trabocchi rappresentano un popolo di lavoratori, di pescatori ingegnosi che hanno fatto di queste strutture una ragione di vita e forse è per questo che col tempo hanno acquistato un valore così poetico.

Le acque cristalline dall’alto dei promontori panoramici creano dei giochi di colori che sembrano dipinti dal più fantasioso dei pittori. Ma sono colori veri quelli che appaiono sulle foto ed è proprio questa la cosa straordinaria.

La maratona dei Trabocchi

Potrai ammirare i Trabocchi percorrendo il litorale abruzzese, in provincia di Chieti. Qui la Riviera è caratterizzata da una natura rigogliosa, a tratti selvaggia, con promontori e alte scogliere frastagliate, ma anche spiagge isolate e calette segrete. Da Ortona a San Salvo, passando per San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Casalbordino e Vasto, questo è il territorio noto come Costa dei Trabocchi.

Eccone alcune da visitare:

  • A Rocca San Giovanni troviamo Punta Cavalluccio, Punta Punciosa, Punta Tufano, Punta Isolata, Sasso della Cajana.
  • A San Vito Chietino c’è il Trabocco di San Giacomo, Punta Fornace, Valle Grotte e il Trabocco Turchino
  • A Fossacesia troverai Pesce Palombo e Punta Rocciosa.

Tra questi il più suggestivo è sicuramente il trabocco Turchino ben visibile dal promontorio dannunziano, dove ammirare anche un lungo paesaggio vista mare.

E che dire della Riserva Naturale di Punta Aderci? Gli occhi si illuminano di fronte a queste distese verdi ricche di vigneti e campi di grano che creano giochi di colori meravigliosi. Un balcone sul mare che si affaccia sulla bellissima spiaggia di Punta Penna.

Trabocchi da gustare

Se alcuni Trabocchi sono belli da fotografare… altri sono “buoni da mangiare”.

A parte il gioco di parole, sono in molti i turisti e i local sempre in lista d’attesa in estate per vivere l’esperienza di pranzare o cenare sospesi nel blu e gustare i deliziosi piatti di pesce preparati con cura e amore per il mare proprio dai ristorantini ospitati da “li trabucc”.

Al Trabocco San Giacomo sono stati i primi a lanciare l’aperifish, una piccola delizia per il palati più raffinati con pesce fresco, assaggini, bruschette e frittura accompagnati da un calice di vino. Tra i ristoranti spiccano il Trabocco Cungarelle e Trabocco Punta Cavalluccio che è proprio un gioiellino perché oltre alla piattaforma adibita a sala, adiacente alla cucina, ha anche una seconda saletta privata con pochissimi posti appartati… un posto davvero romantico dove il mare è tutto intorno, ne senti il profumo e le onde che si infrangono ti regaleranno emozioni portate al massimo dalla buona cucina e da una location così spettacolare.

Articolo di : Redazione

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