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Sua Maestà Tartufo bianco di Acqualagna: l’oro della terra

Il re della tavola, dai boschi delle Marche nelle tavole di tutto il mondo

Articolo di: Mauro Del Zoppo
Lettura: 4 minuti

Qual’è la differenza tra il prezzo e il valore? Quando si parla di tartufo bianco, di differenze ce ne sono ben poche.

Il fungo più prezioso del mondo costa, e neanche poco. E non c’è da stupirsi del prezzo: il tartufo bianco è una rarità assoluta, nasce e cresce in condizioni uniche, difficile da trovare e ancora più difficile da acquistare. Non solo per il suo altissimo valore monetario, anche perchè i “pezzi migliori” vengono gelosamente custoditi dai tartufai, per poi essere venduti ai migliori ristoranti in tutto il mondo.

Tra tutti i tartufi presenti e commercializzabili in Italia, il bianco pregiato (Tuber Magnatum Pico) è l’unico che non è possibile coltivare, almeno per ora. Un prodotto quindi più esclusivo, con una disponibilità inferiore e un aroma veramente unico ed inimitabile. Gli intenditori conoscono bene il Tartufo Bianco di Acqualagna, e sanno che probabilmente non è secondo neanche a quello d’Alba, famoso in tutto il mondo.

Se anche tu sei un buongustaio, e vuoi godere di una bontà esclusiva italiana, non farti mancare una visita a questo grazioso borgo a ridosso della magnifica Gola del Furlo. Magari proprio tra ottobre e novembre, quando si svolge la famosa Fiera nazionale del Tartufo bianco!

[Foto di Turismo Acqualagna]

Fin da ragazzo, mi pareva che andando per boschi senza un cane avrei perduto troppa parte della vita e dell’occulto della terra

Cesare Pavese

L’oro della terra marchigiano

Una delle prelibatezze italiane per eccellenza, il tartufo bianco pregiato trova ad Acqualagna e nei boschi limitrofi le condizioni ideali per la sua maturazione.

Il clima favorevole e il terreno duro, argilloso e ricco di sali regalano ottime pepite tutto l’anno.

Ogni stagione ha infatti il suo tartufo, e gli abitanti di Acqualagna lo sanno bene:

  • il Bianco Pregiato, il più raro e stimato, da fine settembre a gennaio; 
  • il Nero Pregiato (Tuber Melanosporum Vitt) dal 1° dicembre al 15 marzo;
  • il Bianchetto (Tuber Borchii Vitt) dal 15 gennaio al 15 aprile;
  • il Nero Estivo, o Scorzone (Tuber Aestivum Vitt), dal 1° giugno al 31 agosto.

Se non sei abbastanza vicino per venire qui, non preoccuparti! Puoi comunque acquistare dei buonissimi tartufi online, raccolti, preparati e spediti direttamente da Acqualagna: ti basta visitare il sito tartufiesapori.com, scegliere la specie, il peso e le pezzature desiderate, ed il gioco è fatto! Riceverai direttamente a casa i tuoi pezzi in perfetta forma.

Tartufi da vivere

Oltre allo speciale itinerario di gusto che puoi vivere qui, Acqualagna offre delle esperienze indimenticabili per valorizzare a 360° il suo più prezioso figlio.
In città troverai il Museo del Tartufo, nato qualche anno fa per tutelare, scoprire e valorizzare tutto ciò che riguarda questa eccellenza italiana. Qui potrai avvicinarti al mondo dei tartufi con un approccio del tutto esperienziale: ammirare, toccare… e anche annusare! Grazie alle due postazioni olfattive potrai infatti sentire tutti i diversi aromi e le differenze tra il bianco e il nero.

Un’esperienza fra tutte, è sicuramente la caccia al tartufo insieme ad un esperto “trifulau” ed al suo fidato cane.

Ti sei mai chiesto quanto sia difficile trovarli? Come tutti i migliori tesori, anche il tartufo si sa nascondere bene, e senza l’aiuto di un amico a quattro zampe sarebbe quasi impossibile scovarli. Immergersi nei colori e profumi del bosco, alla ricerca di una rara pepita, occultata in angoli segreti e difficili da raggiungere… sarà un'emozione unica!

La ricerca dell’oro

Lo sapevi che dal 2021 la ‘Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali’ è ufficialmente iscritta nella lista Unesco del Patrimonio culturale immateriale? Una notizia importante per tutti quei piccoli borghi italiani e per tutti i tartufai che basano il proprio stile di vita sulla ricerca del tartufo. Perfino l’UNESCO ha riconosciuto l’importanza di questa attività, anche perché non si tratta solo di un semplice mestiere, ma di una prestigiosa tradizione, da mantenere e tramandare. L’amore per i boschi,per i tartufi e per il rapporto tra uomo e cane è qualcosa che resiste al trascorrere degli anni e delle generazioni.

Non hai mai provato l’ebbrezza della ricerca al tartufo? Non perdere l'occasione di vivere un’avventura davvero unica!

Ma come nascono i tartufi?

La natura è veramente straordinaria, può rendere magico anche un solo istante. Il ritmo musicale dei suoi cicli è un miracolo inimitabile, e i tartufi nascono proprio grazie a questa periodicità.

Dopo la pioggia si formano nel terreno del bosco delle muffe, che si aggrappano poi alle radici di alcuni alberi, avvolgendole e formando un insieme di muffe chiamato micelio. Questo insieme di muffe, se le condizioni lo permettono, continuano a vivere in simbiosi con la pianta, assorbendo le sostanze organiche, la linfa vitale necessaria alla maturazione del tartufo.

Quando emana il suo irresistibile profumo, vuol dire che ha raggiunto la maturazione completa. Ora c’è bisogno solo di un abile cane da tartufo pronto a scovarlo!

Facciamo chiarezza

Ma quali sono le piante dov’è più probabile che nasca il tartufo? Questi alberi sono soprattutto querce, pioppi, noccioli e salici.

E i migliori cani per scovarli? Le razze più indicate sono il lagotto romagnolo, il più utilizzato in assoluto (viene chiamato infatti il “re del tartufo”), il bracco, il pointer inglese, lo spinone italiano, il jack russell terrier e il cocker.

Il tartufo fa bene!

Oltre che essere buonissimo, il tartufo fa anche bene al nostro organismo. Che sia bianco, nero, scorzone o uncinato, ha delle caratteristiche importanti per la nostra salute: è ricco di vitamine e magnesio, fa bene ai reni grazie al potassio di cui è ricco… e ringiovanisce anche, grazie all’effetto elasticizzante sui nostri tessuti!

Articolo di : Mauro Del Zoppo

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