Gli Zavardoni e altre prelibatezze
A Verucchio la tradizione porta in tavola gli zavardoni chiamati anche la “zavardona”, una tipica pasta fresca che ricorda i maltagliati, il piatto povero domenicale da tanti decenni qui in Romagna.
Nel dialetto verucchiese lo zavardone è quella cosa venuta male e fatta con pressapochismo (si dice “ci propri un Zavardoun”, “sei proprio uno zavardone” per intendere quando hai fatto un lavoro grossolano e fatto male): ed è proprio la caratteristica di questa pasta casereccia essere lasciata spessa e una diversa dall’altra.
Gli ingredienti sono semplici come la stessa preparazione d’altronde: farina bianca, farina di polenta, acqua e sale. È consuetudine condire gli zavardoni con un sugo ricco come stracchino, pomodoro e salsiccia, ma in molti posti oltre alle varianti si trova ancora il condimento più modesto che deriva dalla tradizione povera: pomodoro fresco e buonissimo olio extravergine della Valmarecchia.
Ora immagina di entrare in un ristorante a Verucchio, quelli fatti come una volta con la sfoglina a vista e la zdora che cucina sul retro, di sederti a tavola e ordinare un piatto di zavardoni: un viaggio quello della Romagna nel tuo palato, che è indescrivibile... va degustato in prima persona!
Per antipasto inaugura il tuo palato con piada cotta sul testo come una volta, formaggi e salumi del posto. Hai mai sentito parlare della Mora Romagnola? È una razza di maiale allevato proprio in queste campagne, da cui viene prodotto un salame pregiato, affettato e adagiato sulla piadina calda è ottimo, anzi “la morte sua”!
Come da tradizione di ogni domenica sulla tavola non mancherà il vino rosso “Veruccese”, il rosso Sangiovese tipico di Verucchio che accompagnerà al meglio il tuo pranzo romagnolo! Ora sei pronto a lasciarti andare ed assaporare Verucchio in tutta la sua Bellezza!