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Alla scoperta di Faenza: l'antica città delle ceramiche

Lo splendore di un'arte immortale che resiste al tempo e continua ad incantare

Articolo di: Redazione
Lettura: 4 minuti

Incorniciata tra le prime colline dell’Appennino ravennate, lungo la millenaria e celebre Via Emilia, si trova la graziosa città d’arte di Faenza.

Abitata fin dall’antichità, con profonde origini etrusche e romane, Faenza è famosa in tutto il mondo per la meravigliosa arte della ceramica: ancora oggi le sue vie sono piene di caratteristiche botteghe di artigiani ceramisti che creano oggetti per la cucina e d’arredo davvero unici.
E di certo non poteva mancare un museo dedicato: il Museo Internazionale delle Ceramiche che raccoglie meravigliose opere da tutto il mondo!

Sicuramente uno dei motivi principali per cui vale la pena visitare la città è per le grandi bellezze storico-artistiche, ma anche per le grandi aree naturali che si trovano nelle sue vicinanze.

Adatto a :

Chi vuol rimanere incantato dalla bellezza di ceramiche famose in tutto il mondo

Mezzo :

Passeggiando tranquillamente tra le strade e le botteghe della città

Periodo consigliato :

Tutto l'anno, grazie alle iniziative culturali, mostre e mercati

Curiosità

Oltre che faentini, un altro nome con cui vengono chiamati i cittadini di Faenza è "manfredi", dal nome della famiglia che per secoli governò la città e le cui vestigia sono tutt’oggi visibili.

L’antica arte della maiolica faentina

Oltre ad essere un'importante città artistica, Faenza è considerata la capitale della ceramica per la sua tradizionale manifattura della maiolica d’arte, largamente esportata fin dall’epoca rinascimentale in tutta Europa. 

Tra la metà e la fine del ‘500 i maestri della ceramica elaborarono un particolare rivestimento per la terracotta, la cosiddetta “maiolica bianca” che divenne  ricercatissima anche in Europa e così tanto celebre che i francesi iniziarono ad utilizzare il termine faience (traducendo il nome della città romagnola) per indicare la maiolica in generale. Visitare le tipiche botteghe faentine è il miglior modo per scoprire tutto su questa antica arte. Ce n'è davvero per tutti i gusti, ognuna con il suo stile e le sue caratteristiche, dai più tradizionali a pezzi di design.

Chi invece desidera produrre con le proprie mani il souvenir di Faenza da portare a casa, ha la possibilità di partecipare a uno dei corsi tenuti in città.

Museo delle Ceramiche, con opere da tutto il mondo

Oggi la documentazione della produzione della ceramica può essere ammirata nel Museo Internazionale delle Ceramiche; nato per acquisire, conservare e promuovere la produzione di ceramica, ne è ormai diventato il tempio mondiale. Sono oltre 13.000 le opere che testimoniano le produzioni ceramiche di ogni epoca e continente, da antichi reperti di area mesopotamica a oggetti contemporanei prodotti perfino da Picasso, Matisse e Chagall

Naturalmente abbondano produzioni faentine, come i vasi, i bicchieri e i piatti medievali con essenziali decorazioni e le successive opere del rinascimento e del barocco che hanno visto un nascere di stili innovativi. Al suo interno troverai anche una storica biblioteca aperta al pubblico, contenente ovviamente, un numero elevatissimo di volumi relativi all'arte della lavorazione della ceramica.

Piazza del Popolo e Piazza della Libertà: i due cuori pulsanti

Centro nevralgico e punto di ritrovo di Faenza, Piazza del Popolo è la suggestiva e storica piazza del centro storico cittadino.
Qui si affacciano i più importanti palazzi storici della città: Palazzo Manfredi e il Palazzo Podestà entrambi caratterizzati da eleganti e armoniosi porticati.

Nelle serate del weekend la piazza si anima di giovani e i locali mettono tavoli e tavolini all'aperto per permettere agli avventori di cenare, fare uno spuntino o gustarsi un drink all'aperto.

Contigua a Piazza del Popolo troviamo Piazza della Libertà che espone tratti architettonici molto diversi. Su di essa si affaccia l’imponente Cattedrale di San Pietro Apostolo, duomo della città risalente al XV secolo.
L'esterno della cattedrale è reso ancor più maestoso dall'ampia scalinata che conduce all’ingresso e dall’alto campanile laterale. 

La maestosità continua all’interno, in quanto il duomo è anche uno scrigno di opere d’arte in quanto ne conserva diverse del periodo rinascimentale, soprattutto sculture e affreschi.
Al centro della piazza sorge poi la bellissima Fontana Monumentale seicentesca, ideata da Domenico Paganelli. Ornata da piacevoli elementi tra i quali i leoni in bronzo che la caratterizzano, dopo aver fornito per secoli acqua salubre alla popolazione locale, è rimasta ancora oggi uno dei simboli indiscussi della città.

Palazzo Milzetti, splendore ed eleganza

A Faenza si trova anche un prezioso gioiello, il Palazzo Milzetti, considerato un meraviglioso esempio di arte neoclassica unico in Europa, che al suo interno ospita il Museo Nazionale dell'età neoclassica romagnola. Osservando il palazzo da fuori non si può assolutamente immaginare quali tesori possa nascondere al suo interno. 

Palazzo Milzetti stupisce ogni visitatore per le sue sale affrescate, le stanze private finemente decorate, il maestoso salone ottagonale, gli stucchi della sala da ballo e spettacolari bagni su sfondo nero. Sembra davvero di tornare indietro nel tempo e fantasticare sulla vita dei signori di una volta.

Borgo Durbecco

Il Borgo, espansione esterna dell'abitato di Faenza, si trova ad est delle mura della città, al di là del fiume Lamone.

I primi insediamenti risalgono addirittura all'XI secolo. Tra i maggiori monumenti vi sono la chiesa della Santissima Annunziata, la chiesa di Sant'Antonino, la chiesa della Commenda e la cinquecentesca Porta delle Chiavi, unica superstite delle porte urbane, denominata così in seguito al dono delle chiavi della città a Papa Pio IX nel 1857.

Parco Bucci

Dopo aver visitato la città, ci si può dirigere verso uno dei suoi polmone verde a respirare un po' d'aria fresca e salutare. Parco Bucci è il più grande e il più famoso dei parchi faentini ed è una tappa obbligatoria per chi vuole rilassarsi, percorrere vari percorsi ed immergersi nella natura ammirando diverse specie animali come pavoni, conigli, cigni e molti altri.

Palio di Niballo

Parlando di usi e costumi faentini, tra le più famose e importanti tradizioni c'è sicuramente quella del Palio di Niballo, la rievocazione medievale della città che ha luogo, solitamente, nel mese di Giugno e che coinvolge i 5 storici rioni del comune.

La gara consiste in una corsa al galoppo al termine della quale si deve colpire con la lancia, (la cosiddetta ‘bigorda’ lunga più di due metri e mezzo), un bersaglio.
La festa comincia già prima della data convenzionale in quanto, nei giorni precedenti, il pubblico può assistere gratuitamente alle prove, mentre il giorno del Niballo vero e proprio si accede alle tribune numerate e al prato a pagamento. Molto bello anche il Corteo Storico che precede la manifestazione e a cui prendono parte oltre 400 figuranti che rappresentano i rioni.

Articolo di : Redazione

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