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Cesena, la città a misura d'uomo

Un esempio di perfetta conservazione nell'entroterra romagnolo

Articolo di: Redazione
Lettura: 5 minuti

Se capiti in Emilia Romagna, precisamente al centro della parte Romagnola della regione, distante solo 15 km dal mare e protetta dalle colline alle sue spalle, scoprirai la fiorente Cesena, punto d’incontro della via Emilia e Romea. Fondata circa nel V secolo dagli Umbri, si affermò poi in epoca romana, della quale conserva ancora intatta l’ampia cinta muraria nella pianura circostante. Durante il Medioevo divenne libero comune, per poi essere eletta signoria nel corso del periodo Malatestiano, raggiungendo così il suo più alto splendore, di cui ancora oggi potrai osservare le meraviglie rimaste. Attorno al 1500, la città fu incoronata capitale del breve ducato di Cesare Borgia, per poi tornare sotto il dominio dello Stato Pontificio. Viene chiamata anche la città dei tre papi, perché due su tre ne sono nativi, e dell’ultimo ne ha ospitato il vescovado.

Considerata anche città a misura d’uomo, per via della sua ‘piccola’ realtà, fatta di 100 mila abitanti circa, e ben suddivisa in 12 quartieri, tutti adeguatamente collegati.

Cesena è un esempio di città perfettamente conservata, perché diversi dei suoi monumenti, nonostante le varie guerre e battaglie subite, hanno tenuto intatto il loro splendore originale.

Adatto a :

A tutti gli amanti delle città storiche e della cultura

Mezzo :

A piedi

Periodo consigliato :

Tutto l'anno

Fontana Masini

Una leggenda avvolge la Fontana Masini. Si dice che a causa della sua grande bellezza e anche dell’invidia provata, al suo scultore Francesco Masini, furono amputate entrambe le mani.

La biblioteca memoria del Mondo

La prima tappa che non devi perdere è la Biblioteca Malatestiana, conosciuta come prima biblioteca civica sia d’Italia che d’Europa, costruita nel 1452 per volere del signore Malatesta Novello. Nel 2005 fu riconosciuta come patrimonio dell’Unesco "Memoria del mondo", per il valore architettonico, gli antichi codici conservati e i più di 100 mila volumi.

E’ divisa in due reparti: la biblioteca moderna, che ne raccoglie 60 mila, e quella dedicata ai ragazzi, che ne custodisce 24 mila, per i lettori fino ai 16 anni. Essi sono poi disponibili ad accesso diretto. E’ l’unico esempio perfettamente mantenuto di tipologia monastico-umanistica. Se la tua passione è la lettura e la cultura, devi visitarla almeno una volta nella vita. Troverai all’interno anche 700 manoscritti, di cui il più antico risale al XVI secolo, e ben 17 mila lettere.

Dentro troverai anche alcuni libri provenienti dalle raccolte di vari ordini religiosi, che derivano dai conventi soppressi nella seconda metà dell’800, come Domenicani, Benedettini, Agostiniani.

Custodisce inoltre un archivio fotografico, essendo da sempre in prima linea per la sperimentazione di cataloghi, studio e divulgazione, ponendo le testimonianze fotografiche come fulcro di ogni ricerca storica.

Per gli studenti e non, offre anche un servizio di pubblica lettura, studio e ricerca.

Il centro della vita sociale

Ogni angolo di Cesena è degno di essere scoperto, quindi a piedi dalla Biblioteca Malatestiana, continuando ad attraversare la città, puoi raggiungere Piazza del popolo.

La piazza più famosa di tutto il paese, risalente al 1400, è considerata come il centro della vita sociale, perché accoglie ogni mercoledì e sabato il mercato più grande di tutta la Romagna, oltre alle tante manifestazioni e fiere durante l’anno. La sua caratteristica principale è la privazione del quarto lato, a seguito della demolizione del quartiere di Chiesanuova. Nel suo fulcro sorge uno dei più grandi simboli cesenati: la fontana Masini, un eccezionale esempio di architettura e scultura manierista, realizzata in pietra d’Istria e marmi policromi, con ricca decorazione concernente l’acqua.

Attorno alla piazza, noterai sicuramente elementi di grande interesse: la chiesa dei Santi Anna e Gioachino, esempio di una radiosa arte barocca, il Palazzo Comunale, e la Rocchetta di Piazza, un raffinato palazzo storico con la loggetta veneziana, sulle cui mura si trova la lapide con incisa una terzina della Divina Commedia che Dante dedicò alla città. Importantissimo anche Palazzo del Ridotto, che contiene la statua di bronzo di papa Pio VI.

La cattedrale di San Giovanni Battista

Andando avanti nella passeggiata in giro per la città, un altro tuffo nel passato ti travolgerà davanti alla cattedrale, meglio conosciuta come Duomo. E’ il principale luogo di culto della città, i quali lavori di costruzione iniziarono nel 1385. Devi sapere che la sua collocazione non fu sempre la stessa; infatti prima della signoria dei Malatesta era ubicata all’interno della cittadella rialzata, dove attualmente è situato lo sferisterio di Cesena. Nel sopraccennato anno, Andrea Malatesta, ricostruì la struttura in uno stile romano-gotico, ma che subì diverse trasformazioni negli anni, tornando poi alla sua forma originaria nella metà del XX secolo. Il portale da dove entrerai è in pietra strombato, a tutto sesto, che conferisce maestosità e grazia alla facciata. Il campanile invece, è situato sul fianco posteriore sinistro del duomo, eretto nel secolo successivo.

La struttura interna è organizzata in tre navate, con capriate lignee per la centrale, e soffitto a crociera per le laterali. Visitando l’interno, a metà navata, alzando lo sguardo, potrai scorgere la Cappella della Madonna del Popolo di Borboni, in cui ammirerai l’affresco del pittore Corrado Giaquinto rappresentante la Genealogia della Vergine. Esso raffigura il paradiso con la Vergine, il bambin Gesù e i personaggi dell’antico testamento.

La rocca dalle varie forme

La signoria Malatesta apportò tante migliorie alla città, e infatti è grazie a loro se oggi puoi contemplare la Rocca Malatestiana, una delle più imponenti di tutta la regione, posta sulla sommità del colle Garampo e circondato dal parco della Rimembranza.

A seguito della costruzione di altre due fortezze, la prima distrutta nell’anno 1000, e la seconda distrutta nel 1377, la terza iniziò ad essere ricostruita attorno al 1380. Al grande Da Vinci è stato conferito l’incarico dell’aggiornamento della fortificazione. Negli anni successivi assunse diverse funzioni, come quella di fortezza militare, poi carcere, fino a tornare di proprietà del comune.

Le sue torri esterne sono state realizzate di varia forma, come rettangolare o circolare, tra cui potrete individuare il maschio, la torre utilizzata in caso di attacco nemico, e la femmina, che ospita il Museo storico dell’agricoltura e dal quale potrai godere dello splendido paesaggio.

Tutt’oggi è possibile visitarla al suo interno, grazie a percorsi dedicati come i camminamenti interni, con un’incursione nelle prigioni sotterranee e nella camera della tortura. Sugli spalti invece è possibile osservare con stupore la citta malatestiana dall’alto e tutti i colli circostanti, come Bertinoro.

Preziosità da non perdere

Quando capiti in questa meravigliosa città, sono tante le cose da vedere, e qui te le vogliamo elencare tutte, così da non perderne neanche una!

Una bellezza d’arte, si trova proprio dietro piazza del popolo, in via Cesuola.

Qui potrai ammirare ‘gli equilibristi’ statue in bronzo, realizzate dal noto scultore cesenate Leonardo Lucchi. Esse fungono da abbellimento per quell’angolo di città poco conosciuto ma centralissimo.

Il tema su cui le opere prendono forma è la leggerezza, infatti potrai notarlo dai corpi sospesi dei due atleti, che sembrano quasi fluttuare.

Procedendo per la stradina scoverete altre sue opere, fino ad arrivare al retro del suo atelier. Il davanti del laboratorio affaccia sulla piazza principale, e sul suo terrazzo potrete scorgere un’altra scultura, nota come la ragazza più fotografata di Cesena.

Invece, durante tutto l’anno vengono svolti numerosi eventi, come l’antichissima e tradizionale fiera di San Giovanni il 24 giugno, Piazza di Cinema a luglio e il festival internazionale del cibo di strada il primo weekend di ottobre.

Se sei appassionato poi di spettacoli, la stagione invernale del teatro Bonci offre numerosi e meravigliosi appuntamenti, o se ti piacciono le corse con i cavalli, ci sono quelle internazionali di trotto all’Ippodromo del Savio.

Articolo di : Redazione

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