Un patrimonio di ricordi
Riportava la grande scritta Chalet negli anni ’30, era un Ristorante che palleggiava col suo nome tra “Ittico” e “Belvedere”. Il 26 marzo del 1966 venne inaugurato con il nome di "Ristorante Ittico". E ancora non aveva smesso di palleggiare. Distrutto da un incendio nel settembre del 1972, venne ricostruito a metà degli anni ’70, tornando a chiamarsi “Belvedere”.
Ma dagli anni ’90 cambiò faccia per sempre e diventò il “Rockisland”.
L’identificazione con quel nuovo nome, da quel momento in poi, non avrebbe mai più reso possibile nessun altro cambio di identità. In realtà la sua storia inizia quando un nome neanche lo aveva, nella metà degli anni ’20 del secolo scorso, ed era una struttura in legno, alla fine della “palata”, in cima al molo di Levante.
Il Rockisland è una cartolina che cambia colore nel tempo, ma non sbiadisce mai. Si ricorda andando avanti e indietro a blocchi di decenni, quando in un determinato periodo faceva qualcosa che poi ne è diventata un’altra e poi un’altra ancora. Da quando era ristorante, appunto e poi discoteca, bar e ritrovo, luogo per concerti, set per il cinema, fondale e location per matrimoni e poi ora, di nuovo, ristorante.
A Rimini è patrimonio dei ricordi di tante generazioni, che sta nell’immaginario collettivo come un luogo di appartenenza e bellezza.
Ci sono stati anni in cui se volevi iniziare una serata presto e finirla tardi, goderti della musica, fare festa e avere incluso nel pacchetto un tramonto spettacolare sul mare, avevi una sola scelta: il Rockisland. E questo chi abita in un posto lo sa prima e meglio di tutti gli altri. Questa storia, per fortuna, è andata ripetendosi negli ultimi anni, con una nuova gestione e una proposta aggiornata. Perché, che sia stato più o meno in auge, il Rockisland nel tempo non ha mai smesso di essere un locale mitico e pittoresco, una grande palafitta sul mare nel punto in cui finisce la terra e comincia il mare.