Rimini Rebola, il progetto che unisce un territorio

16 cantine impegnate nella produzione di un vino unico: la Rebola

Rimini, Via D. Campana 64 – 47922 RN

Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Rimini | RIMINI REBOLA (stradadeivinidirimini.com) / Tel. +39 0541 787037

Articolo di: Redazione
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Il vino di Rimini

Molte strade portano a Rimini. 

Quelle dei Vini e dei Sapori dei Colli riminesi si chiamano Sangiovese e Rebola. E sebbene il primo sia più famoso, è alla Rebola che viene riconosciuta una storia più antica, anche se meno raccontata. Per farlo, 16 diversi produttori del territorio vitivinicolo riminese hanno fondato il consorzio “Rimini Rebola”.

Cantina Fiammetta, Fattoria del Piccione, Enio Ottaviani Winery, Tenuta Santini, Fattoria Poggio San Martino, Ca’ Perdicchi, Agriturismo San Rocco, Podere dell’Angelo, Vini San Valentino, Cantina Pastocchi, Agricola I Muretti, Tenuta Santa Lucia, Cantina Franco Galli, Podere Vecciano, Le Rocche Malatestiane Rimini, Agriturismo Case Mori, sono le 16 aziende che si sono incontrate in un progetto di comunicazione e marketing per mettere in luce un vino e il suo territorio

Essere imprenditori a volte può voler dire non temere di fare squadra con il vicino della vigna accanto. Così questa storia è iniziata nel segno delle cose buone fatte insieme, unendo le forze e le eccellenze. 

La bellezza e il sapore di questa unione passano proprio da qui, da vitigni che raccontano una terra che abbraccia sia mare che collina, e regalano un prodotto unico, ma non un unico prodotto. Se infatti la bottiglia è per tutti la stessa, con il nome "Rimini" sbalzato nel vetro, ci sono sedici etichette diverse, una per ogni produttore aderente al progetto e per ogni specifico stile e filosofia aziendale. Ma in tutte quelle bottiglie c’è la stessa garanzia di qualità di una Rebola Rimini DOC dei Colli di Rimini. Una qualità che al Grechetto gentile, il vitigno da cui si produce la Rebola, viene già riconosciuta da anni.

L’ambizione più grande è quella di rendere la Rebola di per sé un motivo di attrazione turistica nel panorama vinicolo di Rimini, tanto da farne un vero traino con una carta di identità precisa, in ricercati percorsi enogastronomici. Insomma, “se dici Rebola, dici Rimini”.

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La Rebola, che storia!

Il vitigno rebolano non produce molta uva, ma il vino che ne deriva è capace di adattarsi a diversi accostamenti. Si caratterizza per le note fruttate e delicate, e ha una gamma di sfumature di colori che vanno dal giallo paglierino all’ambra. La Rebola è presente da tempi antichi in territorio riminese. I primi documenti, del 1378, la chiamano “Ruibola o Greco”, poiché si trattava di uno dei vitigni provenienti dall’area ellenica, con similarità varietali a uve tuttora denominate Greco o Grechetto presenti in altre regioni italiane. Più di recente, la ricerca scientifica ha verificato l’identità di quest’uva con il Pignoletto diffuso sui Colli Bolognesi e con il Grechetto di Todi tipico dell’Umbria.

Eventi tra i colli e il mare

Con il progetto “Rimini Rebola” sono partite una serie di iniziative in cui i produttori del consorzio organizzano eventi, sia nelle loro aziende che presso il circuito di ristoranti, locali e manifestazioni che sposano il progetto dandogli ospitalità. Le cantine durante questi eventi espongono le loro etichette, dando la possibilità di portarsi a casa più di una scelta, con l’obiettivo di far conoscere, in primis ai riminesi, un vino che gli appartiene e che merita tutta la loro attenzione. 

La degustazione parte dai vini (bianchi, rossi e spumanti), ma arriva anche a birre e oli artigianalmente elaborati, insieme a taglieri di prodotti della Romagna. Durante questi eventi viene raccontata la storia dell’origine, la provenienza, la tipicità della coltivazione, dei metodi e dei luoghi di fermentazione della Regina dei vini di Rimini.

Tutto questo si può vivere, ancora più intensamente, visitando le singole cantine e i diversi vigneti, accompagnati tra filari e mattoni antichi o strutture super moderne, ma che sanno custodire una storia comune che viene da lontano, che è chiaramente una storia di famiglie e terra, e il cui sapore si può apprezzare al massimo quando viene raccontato proprio nel posto in cui tutto questo accade ogni giorno.

Le magnifiche 16 

Uno dei tour più interessanti che i colli riminesi possono offrire, da gustare in un tempo lungo, potrebbe essere proprio quello di programmare una visita a queste magnifiche 16 cantine, tutte diverse, tutte uniche. 

Non possiamo raccontarle nel dettaglio, ma vediamo quale essenza riusciamo a contenere in poche righe da destinare ad ognuna.

Eccole qui…

I Muretti è un’azienda agricola di 13 ettari in conversione a biologico. Produce vini e quello che viene raccolto dall’orto viene utilizzato per creare il menù settimanale del loro bellissimo Agriturismo.

Ca’ Perdicchi non vanta solo splendidi vigneti, ma anche la produzione di olio e un allevamento di bovini. Un’altra specialità è la produzione di confetture di frutta e verdure sott’olio.

Le attività dell'azienda agricola Case Mori sono la coltivazione di cereali, di ulivi con produzione di olio, di vigneto con produzione di vino, di alberi da frutta e di ortaggi.

L’azienda vitivinicola Franco Galli, a conduzione familiare, si estende per 10 ettari e segue con dedizione la produzione dei vini proveniente da vitigni di proprietà.

La Enio Ottaviani vini e vigneti, ispirandosi alle più belle cantine contemporanee di tutto il mondo, ha realizzato un sogno di ferro, legno, vetro e cemento che non è solo una cantina, ma una finestra aperta sul territorio.

La Fattoria del Piccione è un’azienda agricola biologica in conversione al biodinamico, produce vino con sconfinato amore per la sua terra, promuovendo bellezza da oltre cento anni.

La Fattoria Poggio San Martino è un’azienda agricola a conduzione familiare che produce, nel rispetto del territorio, vini, olio extra vergine di oliva, miele, confetture, grappe e sott’oli tipici. 

I vini dell’azienda le Rocche Malatestiane vengono prodotti da 500 viticoltori che coltivano una superficie complessiva di 800 ettari di terreno, distribuito in un territorio che dall’alta Val Marecchia arriva a lambire le Marche. 

Podere dell’Angelo con i suoi 150 ettari di verde produce vino, ma mette a disposizione degli ospiti anche un ristorante con hotel e spa wellness. Il buono e il benessere.

L’azienda del Podere Vecciano prende il nome dal luogo in cui l’azienda sorge, sulle colline dell’entroterra riminese, producendo vini eccellenti grazie all’ottima esposizione dei vitigni e a una passione genuina.  

All’agriturismo San Rocco, oltre ai vini e all’olio a km 0, si può trovare la cucina romagnola più tipica e camere accoglienti per concedersi un tempo di relax, immersi nella natura di Verucchio.

L’azienda San Valentino, con i suoi vigneti che si estendono su una superficie di 17 ettari in proprietà, propone visite e degustazioni alla scoperta di una produzione di vini eccellenti e completamente biologici.

Alla cantina Fiammetta in 14 ettari di terreno destinato esclusivamente ai vigneti tramandano una tradizione di famiglia che dà vita a ben 9 vini, tutti prodotti con uve biologiche. In una splendida e fortunata posizione, in cui il panorama abbraccia la Valconca e il mare, con fattoria, vigneto e bosco didattico.

La Tenuta Santa Lucia si trova sulle colline di Mercato Saraceno, a 250 m sul livello del mare. Qui i vigneti sono coltivati seguendo le regole dell'agricoltura biologica, con una recente svolta verso il biodinamico. La passione che non si ferma.

La Tenuta Santini, in terra di Coriano, con i suoi 28 ettari, ha scritto molta della storia del suo territorio. Se dici “Beato Enrico” non stai facendo solo il nome di un vino. Legata all’antica tradizione ma con un vigore nuovo, l’azienda tiene viva la forza delle proprie radici.  

Infine, la cantina Pastocchi, tra San Marino e il mare, in una valle protetta dal vento e col beneficio del sole e al centro la vigna, produce vino e coltiva olive. Non manca la sala per le degustazioni per veri appassionati. 

Ma siamo sicuri che a questo punto, se non lo eravate, lo sarete diventati.

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