Osteria De Borg, ricette della tradizione a Rimini

I sapori della terra di Romagna, nel Borgo San Giuliano

Rimini, Via Forzieri 12 – 47921 RN

Osteria de' Borg | Osteria dei sapori della terra di Romagna (osteriadeborg.it) / Tel. +39 0541 56074

Articolo di: Paola Russo Russo
Lettura: 5 minuti

L'Osteria

Uno dei posti che a Rimini meritano obbligatoriamente una visita è il Borgo San Giuliano, a ridosso del meraviglioso Ponte di Tiberio

È l’antico borgo abitato storicamente dai pescatori, in cui passeggiare spensierati e stupiti dalla bellezza, tra viuzze con le casette basse, che fanno a gara tra colori e fiori alle finestre. Ma allo stesso tempo il borgo conserva il fascino antico di un luogo che è stato attraversato dalla fatica dei pescatori, dai loro risvegli prima dell’alba, lasciando, a chi abbia voglia di ascoltarne la storia, la suggestione di usci lasciati alle spalle, fendendo la nebbia, verso un lavoro durissimo e quotidiano. Quegli uomini di mare vengono ricordati oggi da una targa, che riporta il loro nome (e soprannome, soprattutto), messa in corrispondenza delle case che abitarono un tempo. 

È qui che si trovano una serie di piccoli e rinomati locali e ristoranti, ottimi sia nelle specialità della tradizione che nell’innovazione dei piatti. La proposta è varia, tra pesce, carne, pizza, piadina e sushi, il rumore di piatti e stoviglie che proviene dalle cucine attraversa le stradine insieme a profumi che invitano a mettersi a tavola. 

Il ristorante che qui rappresenta davvero un simbolo di tradizione della cucina di terra è l’Osteria de Borg. Segnalato e consigliato dalle migliori guide sulla gastronomia, Osterie d’Italia e Ristoranti e Delicatessen su tutte, è un luogo in cui i riminesi per primi vengono a mangiare di gran gusto, dando all’ambiente e all’ospitalità una nota ancora più sincera e autentica. Quella proposta è una cucina fatta di materie prime freschissime e selezionate con cura. L’Osteria de Borg viene considerata un pezzo di storia tra la più conosciuta e riconoscibile di Rimini. Chi è passato di qui, infatti, non può non associare l’esperienza del cibo con quella fatta con gli occhi, tra i murales bellissimi a fare del borgo una galleria d’arte a cielo aperto. Il tema dei murales è il più delle volte dedicato al Cinema e nello specifico a quello di Fellini, ai mitici personaggi dei suoi film, a fotogrammi indimenticabili. E la suggestione continua… 

Adatto a :

chi vuole assaggiare i veri sapori romagnoli

Periodo consigliato :

pranzo o cena, durante tutto l'anno

Dalla primavera alla vigilia di Natale del 1989: nascita di un’Osteria

Nella primavera del 1989 Luisa Fabiani, che abitava lì fin dalla nascita, con suo marito Veniero e alcuni dei soci del circolo culturale del borgo, manifestano l’intenzione di aprire una spaghetteria, un’attività particolarmente in voga in quegli anni. Eppure Luisa spinge verso un’altra idea, quella di aprire un locale con una proposta culinaria di carne, portando qualità e novità in un borgo di soli ristoranti di pesce.

Dopo qualche mese, il bar del circolo diventa un’osteria, e alla vigilia di Natale viene inaugurata l’Osteria de Borg

Il successo arrivò subito e i piatti, cucinati direttamente da Luisa, vennero apprezzati da un numero sempre maggiore di persone, facendo, nel tempo, di una piccola osteria un fiore all’occhiello di un borgo incantevole.

Ma la storia prosegue, e nel 2007 lo chef Giuliano Canzian, insieme a Mirko Monari e a Enrica Mancini rilevano la gestione, continuando sulla stessa linea, proponendo pietanze tipiche realizzate con prodotti locali.

Nel 2012 c’è ancora un cambiamento, anzi, un rinnovamento. E così, cambiando immagine, e ospitando oltre alla cucina un forno a legna per ampliare l’offerta con la pizza, l’Osteria rimane sempre lei, con qualcosa in più.

I veri sapori Romagnoli

Qui la spesa per la cucina si fa nel nome dei sapori della Romagna, con materie prime dell’entroterra riminese, ingredienti e presidi slow food, e soprattutto la migliore carne proveniente dai più rinomati allevamenti del territorio. Le ricette sono rimaste quelle originali di trent’anni fa, autentiche e con una fortissima identità, sono solo diventate più buone, continuando a rievocare la memoria, ma migliorate grazie alla ricerca che avviene giorno per giorno. Proviamo a seguire un menù, dall’inizio alla fine.

L’antipasto proposto è proprio “alla romagnola”, con piade, cassoni, crostini, salumi e formaggi locali e, ovviamente, carne. 

Tagliatelle, cappelletti, passatelli, ravioli e strozzapreti, sono i primi. Qui la pasta è fatta a mano, il mattarello è uno strumento che non è passato di moda. Anche qui, come Dallo Zio, ristorante della stessa proprietà, vengono preparati i Patacotc, pasta tipica del dopoguerra, consumata nei paesini dei colli, che ha una consistenza simile al maltagliato.

I secondi, come da promessa fatta nel 1989, fanno la loro splendida figura in questa osteria: galletto al tegame, castrato alla brace e misto di mora romagnola, salsiccia, costata, fiorentina. C’è anche una proposta vegetariana che può comprendere i contorni, che seguono prevalentemente la stagione. La pasticceria è quella di una volta e nel menù svela il suo segreto sotto la voce “Dolci artigianali fatti in casa con passione”.

Accoglienza fra memorie e colori

C’è una nota di colore che non ti lascia più appena dopo essere entrati all’Osteria de’ Borg.

È il verde menta del banco bar, con i vini in esposizione e un frigo a vista con i salumi conservati, come in una bottega di paese. Il locale si sviluppa poi al piano superiore dove un’ampia e accogliente sala colorata, arredata con i tessuti delle più note stamperie locali, ti regala la sensazione di non essere mai stato in un posto così.

Alle pareti, stampe e manifesti originali di un passato dal gusto tutto italiano.
I mobili, i tavoli e le sedie sono completamente in legno e, a riscaldare l’ambiente, ci pensano le lampade artigianali, ricavate da coperchi in alluminio e vecchie pentole. 

Durante la bella stagione si può mangiare fuori, nella bellissima piazzetta antistante, che mantiene, nei colori e nella presenza delle piante, una cifra molto caratteristica di tutto il borgo. Il borgo è chiuso al traffico e l’unico rumore che si può sentire, seduti a un tavolo all’aperto per pranzo o cena, è quello delle chiacchiere e delle risate, il rumore che fa la felicità quando ci si trova in un posto bello.

I classici dell'Osteria

Anche l’Osteria de’ Borg, come tutti i ristoranti con una fortissima identità, può vantare dei grandi classici.

C’è chi torna qui per i cappelletti alle carote, nel menù dal 1989, frutto dell’estro e della creatività di Luisa Fabiani, considerati il fiore all’occhiello, con una punta di limone. È anche il nostro primo preferito. 

C’è poi una ricetta che sembra fatta proprio per essere rifatta a casa. Sono le polpette e zucchine ripiene in umido. Noi ci siamo fatti dare la ricetta. 

Quello che ti serve per prepararle sono 400 grammi di macinato di manzo, 50 di pangrattato, 2 uova, 4 zucchine grandi, 200 gr di pomodori pelati, sedano, carote, cipolla, sale, pepe e olio q.b.

Per prima cosa trita il sedano, le carote e la cipolla e, dopo aver preparato le polpette di manzo (lasciandone un po’ da parte per il ripieno delle zucchine), con pangrattato, uova e sale, fai rosolare il tutto in pentola.

A metà cottura unisci il pomodoro, nel frattempo scava l’interno delle zucchine e riempi con il macinato che avevi lasciato da parte. Ora non ti resta che farle cuocere a fuoco lento in padella, con i condimenti e il pomodoro, e servirle insieme alle polpette.

Perché il segreto dell’Osteria de’ Borg è che i suoi piatti segreti non ne hanno.

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    Articolo di : Paola Russo

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